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Permesso di soggiorno paesi europei per extracomunitari: Prima parte

Prima parte della guida guida riguardante il Permesso di soggiorno paesi europei.

Vediamo insieme le principali regole riguardanti il rilascio ai cittadini extracomunitari del permesso di soggiorno nei paesi europei.

Permesso di soggiorno paesi europei: Austria

I cittadini degli Stati non membri dell’Unione europea che desiderano entrare nel territorio austriaco devono richiedere un visto all’ambasciata austriaca del loro Paese d’origine.

Se intendono rimanere nel paese per un periodo superiore ai tre mesi, dovranno richiedere il rilascio di un permesso di soggiorno all’Ufficio Immigrazione del comune in cui fissano la propria dimora.

Esistono due tipi di permessi di soggiorno: il permesso di soggiorno propriamente detto

  • “Niederlaussubgsbewilligung”;
  • “Aufenthaltserlaubnis”.

Il primo può essere richiesto dai cittadini di Paesi terzi che desiderano risiedere
stabilmente in Austria e che:

  • Hanno in Austria il proprio “centro di interesse”, cioè hanno nel paese relazioni personali o economiche strette;
  • risiedono già in Austria svolgendovi un’attività remunerata. Il permesso per rimanere in Austria può essere invece richiesto dai cittadini di Paesi terzi che:
  • intendono risiedere nel Paese solo temporaneamente (studenti, lavoratori, dipendenti di multinazionali in trasferta ecc.);
  • si recano frequentemente in Austria senza volervi risiedere (ad esempio coloro che lavorano sulla frontiera, i rappresentanti di compagnie o società, i volontari, i lavoratori stagionali ecc.).

Per entrambi i permessi di soggiorno è necessario rientrare in una categoria specifica fra quelle previste dalla legge.

Se non si appartiene ad una di queste categorie si può richiedere un terzo tipo di permesso (Einreisetitel) che può essere garantito per un massimo di sei mesi, non può essere rinnovato e non dà il diritto a svolgere attività
salariate.

Quest’ultimo tipo di permesso è rilasciato dalle autorità diplomatiche austriache all’estero.

Permesso di soggiorno paesi europei: Belgio

I cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione europea che desiderano risiedere in Belgio per più di tre mesi sono tenuti a richiedere un visto di autorizzazione alla residenza temporanea.

Il titolo va richiesto alle ambasciate o ai consolati belgi del Paese di provenienza, che inoltrano le domande all’Ufficio per gli Stranieri del Belgio, dove viene avviato l’esame della domanda.

La legislazione belga prevede solo poche situazioni che consentono il rilascio del visto:

  • Motivi di studio;
  • Svolgimento di lavoro subordinato o autonomo;
  • Ricongiungimenti familiari;
  • Convivenza e matrimonio.

Questo non vuol dire che risiedere in Belgio per motivi diversi da questi sia impossibile, ma che le possibilità che il permesso sia accordato sono minori.

Da leggere:  Permesso di soggiorno smarrito o rubato: Cosa fare in Italia e all'estero?

Gli immigrati che richiedono il titolo di soggiorno devono essere in possesso di un passaporto valido almeno per un anno, di un certificato di buona condotta relativo almeno ai cinque anni precedenti e rilasciato al massimo tre mesi prima dell’inoltro della domanda di visto e di un certificato che attesti il buono stato di salute, rilasciato da un
medico accreditato dall’ambasciata belga.

Una volta arrivati in Belgio, gli stranieri muniti di visto, dovranno recarsi presso le autorità municipali del comune in cui si stabiliscono per regolarizzare la propria permanenza.

Permesso di soggiorno paesi europei: Cipro

Le richieste di visto devono essere inoltrate alla Missione Diplomatica della Repubblica di Cipro o presso il più vicino Consolato Britannico.

I cittadini di nazionalità statunitense, australiana, canadese, giapponese, neozelandese, singaporiana, sudafricana e dei paesi dell’Unione europea possono soggiornare nella Repubblica di Cipro fino a tre mesi senza visto.

I viaggiatori che entrano nella Repubblica di Cipro, possono farlo solo attraverso i porti legali – Larnaka, Limassol e Pafos – e gli Aeroporti Internazionali di Larnaka e Pafos.

I porti di Ammochostos (Famagusta), Keryneia e Karavostasi, e gli aeroporti della zona nord occupata dalla Turchia sono stati dichiarati illegali.

Permesso di soggiorno paesi europei: Danimarca

Gli stranieri extracomunitari che desiderano risiedere in Danimarca per più di tre mesi hanno bisogno di un permesso di soggiorno, che deve essere già posseduto al momento dell’ingresso nel paese.

Competenti del suo rilascio sono le ambasciate e i consolati danesi del paese di origine o di quello in cui si è vissuti negli ultimi tre mesi.

Il permesso di soggiorno è accordato a:

  • Stranieri che in passato sono stati cittadini danesi;
  • Stranieri con più di 25 anni sposati o conviventi con persone residenti in Danimarca;
  • Figli minori di persone residenti in Danimarca;
  • Stranieri che si recano in Danimarca per lavoro o per affari.

Esistono alcune categorie di immigrati per le quali è prevista una procedura accelerata di concessione del permesso di soggiorno.

Si tratta di specialisti IT, ingegneri, matematici, statistici, fisici, biofisici, chimici, farmacisti, biologi, geologi, radiografi, medici e infermieri, cioè delle categorie professionali più ricercate in Danimarca.

In caso di soggiorno per motivi di studio, i documenti sono:

  • Lettera di accettazione dell’università o dell’istituto che si intende frequentare;
  • Prova di solvibilità, cioè una lettera dei genitori o di un’altra persona che si farà carico delle spese di mantenimento dello studente per il periodo di soggiorno all’estero.

Permesso di soggiorno paesi europei: Finlandia

Ogni straniero extracomunitario che si stabilisce in Finlandia per un periodo di tempo superiore ai tre mesi necessita di un permesso di soggiorno.

Se lo scopo del trasferimento è lo svolgimento di un’attività lavorativa, il permesso è obbligatorio anche per coloro che si stabiliscono nel paese per periodi inferiori ai tre mesi.

Da leggere:  La ricevuta del permesso di soggiorno >> Guida semplice

Tutti coloro che sono in possesso del titolo di soggiorno possono vivere, risiedere e viaggiare in Finlandia fino alla sua scadenza. È prevista anche la possibilità di cambiare la città di residenza e quella di partire e rientrare nel paese.

Il permesso è rilasciato a coloro che:

  • Hanno legami familiari in Finlandia;
  • Intendono studiare in Finlandia disponendo delle risorse economiche necessarie;
  • Chiedono accoglienza per motivi umanitari comprovati;
  • Hanno un permesso di lavoro o risorse economiche sufficienti al proprio sostentamento.

Il permesso di soggiorno va richiesto, prima del proprio arrivo in Finlandia, alle autorità diplomatiche finlandesi del paese di provenienza.

Solo circostanze eccezionali giustificano la richiesta del permesso dopo l’ingresso nel paese. In questo caso, la richiesta va inoltrata agli uffici di polizia e la decisione è presa dalla Direzione Generale per l’Immigrazione.

Permesso di soggiorno francese:

Il permesso di soggiorno per stranieri extracomunitari è rilasciato a coloro che:

  • hanno uno stretto legame familiare con un cittadino francese o con uno straniero
    legalmente residente in Francia;
  • si recano in Francia per motivi di studio e dispongono di mezzi di sussistenza
    sufficienti (carte de séjour “étudiant”);
  • svolgono in Francia attività di ricerca o di insegnamento universitario (carte de séjour
    “scientifique”);
  • sono interpreti di film o opere teatrali o autori di opere letterarie o artistiche in genere
    (carte de séjour “profession artistique et culturelle”);
  • svolgono un’attività lavorativa salariata (carte de séjour “travailleur temporaire”);
  • svolgono in Francia un’attività professionale;
  • si recano in Francia per altri motivi, purché dispongano di mezzi di sussistenza
    sufficienti (carte de séjour “visiteur”).

Il permesso di soggiorno ha una durata che non può eccedere un anno né superare la scadenza del documento di viaggio (o la durata degli studi, la scadenza dell’abilitazione  professionale, ecc.).

La prima volta che si richiede il permesso di soggiorno bisogna sottoporsi a controlli medici gratuiti effettuati da un medico dell’OMI (Office des Migrations Internationales).

Permesso di soggiorno in Germania:

L’istanza di permesso di soggiorno va presentata entro due mesi dal proprio arrivo in Francia alla Prefettura, alla Sotto-Prefettura, all’Ufficio del Sindaco o al Commissariato del luogo in cui ci si stabilisce.

I cittadini di Stati non membri dell’Unione europea che desiderano entrare in territorio tedesco hanno bisogno di un visto rilasciato nel loro paese di origine o di provenienza oltre che di un passaporto valido e di mezzi di sussistenza sufficienti a finanziare il proprio soggiorno.

Gli stranieri extracomunitari che desiderano restare in Germania per più di tre mesi  devono richiedere un permesso di soggiorno al Servizio Immigrazione entro i tre giorni successivi al loro arrivo con un documento di identità e una lettera del datore di lavoro.

Da leggere:  Permesso di soggiorno per asilo politico 2020: Rilascio, rinnovo e diritti riconosciuti

Permesso di soggiorno paesi europei: Grecia

Ogni straniero extracomunitario che desideri entrare e risiedere in Grecia per un periodo inferiore ai tre mesi non necessita di un permesso di soggiorno.

Chi desidera rimanere nel Paese per periodi più lunghi, dovrà richiedere il permesso all’Ufficio per gli Stranieri
della Polizia di Stato, almeno 15 giorni prima della scadenza dei tre mesi.

Lo straniero dovrà dimostrare alle autorità di disporre dei mezzi necessari al proprio sostentamento.

La richiesta di prolungamento della residenza è inoltrata dalle autorità locali al Ministero per l’Ordine pubblico, che la sottopone ad una accurata analisi soprattutto in relazione agli scopi.

Se l’esito dell’analisi è positivo, allo straniero viene rilasciato un permesso di soggiorno valido per altri tre mesi (sei mesi in totale dalla data di arrivo).

A coloro che si stabiliscono in Grecia per svolgervi un lavoro subordinato, per esercitare una professione o per svolgervi qualsiasi tipo di attività imprenditoriale, è rilasciato un permesso di soggiorno valido per un anno. Per periodi superiori all’anno occorre richiedere la carta di soggiorno.

La carta di soggiorno si ottiene presentando:

  • una carta d’identità o un passaporto validi;
  • una dichiarazione di assunzione del datore di lavoro o un attestato di lavoro.

La carta di soggiorno è valida su tutto il territorio nazionale, ha una validità di almeno 5 anni dalla data di rilascio ed è rinnovabile automaticamente; deve essere rilasciata entro 6 mesi dalla richiesta.

Permesso di soggiorno paesi europei in Irlanda:

Allo straniero extra-comunitario che intende recarsi in Irlanda per un periodo inferiore ai tre mesi, non è richiesto l’assolvimento di alcuna formalità.

Per un soggiorno superiore ai tre mesi, è necessario richiedere il rilascio di un visto all’Ambasciata o al Consolato Irlandese del proprio paese di origine.

Il visto potrà essere rilasciato solo per:

  • motivi di turismo,
  • motivi di lavoro,
  • motivi di affari,
  • motivi di studio.

Una volta stabilitisi in Irlanda è necessario ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno (permission to remain) alle autorità nazionali.

In particolare bisognerà rivolgersi all’Ufficio Immigrazione e Registrazione se si risiede a Dublino e alla locale stazione di polizia (Garda Siochana) se si risiede in qualsiasi altra città irlandese.

La domanda viene poi inoltrata al Ministero della Giustizia, dell’Uguaglianza e delle Riforme legislative.

Per il rilascio del permesso è richiesta la disponibilità di mezzi economici sufficienti al mantenimento proprio e, eventualmente, dei propri familiari a carico.

Bisogna inoltre disporre, a seconda dei casi, di un permesso di lavoro, di una lettera di registrazione ad una scuola o college o di una lettera di autorizzazione allo svolgimento di attività imprenditoriali rilasciata dal Ministero della Giustizia.

Il permesso non ha in genere una validità superiore ad un anno, ma è rinnovabile. Solo nel caso dei lavoratori il permesso può avere una durata superiore e cioè pari alla durata del contratto di lavoro.

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