Sommario
Nel nuovo decreto Liquidità, saranno presenti diverse ed importanti norme che sosterranno la liquidità delle aziende grandi. Anche di quelle medie che sono state fortemente colpite dall’emergenza Coronavirus e dai provvedimenti di chiusura per il contenimento del contagio Covid-19.
Il nuovo decreto Liquidità è arrivato in un contesto non troppo sereno, per poter riuscire a trovare un compresso tra le forze politiche di maggioranza.
Sempre al fine di definire la più opportuna gestione per il sostegno alla liquidità delle imprese. Inoltre il capitolo chiave del nuovo decreto anti-crisi coronavirus è atteso nel consiglio dei ministri.
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Decreto Liquidità: Nuove misure
Da oggi il Consiglio dei ministri si occuperà di dare il via libera al nuovo decreto Liquidità con le misure da adottare contro la crisi generata dall’emergenza Coronavirus.
Tra le norme presenti nel decreto Liquidità ci sono quelle relative a:
- Sostegno economico alle imprese, prevedendo di garantire una copertura del 100% da parte dello Stato sui prestiti erogati dalle banche alle imprese. per i prestiti è previsto un tasso allo 0,5% massimo e dovranno essere restituiti in sei anni;
- Adeguamento della norma Golden power, lo scudo anti acquisizioni straniere, allargandone il campo di applicazione, sia in termini di quote che di settori: si parla dell’agroalimentare e delle infrastrutture e tecnologie critiche in materia di salute;
- Stop agli adempimenti fiscali;
- Prestiti fino a 25 mila alle piccole e medie imprese e professionisti;
- Rinvio in autunno delle elezioni.
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Prestiti garantiti al 100% dallo Stato:
In base alle ultime notizie ecco cosa prevede il decreto Liquidità per i prestiti garantiti dallo Stato:
- La dotazione del Fondo di Garanzia per le Pmi salirà a 7 miliardi, con la capacità di generare liquidità fino a 100 mld.
- La garanzia al 100%, senza valutazione del credito, è per i prestiti fino a 25 mila.
- Per i prestiti fino a 800 mila euro la garanzia è al 100% ma con una valutazione della solvibilità.
“La garanzia sarà al 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, potendo arrivare al 100% con la contro garanzia dei Confidi e con una valutazione che tiene conto solo della situazione pre-crisi Covid-19” ha spiegato Stefano Patuanelli.
Dobbiamo inoltre ricordare che la garanzia al 90% non ha il compito di esonerare le banche dalle procedure di verifica delle solvibilità. Tipiche dell’erogazione dei prestiti, rischiando di ritardare l’erogazione della liquidità.
Invece per quanto riguarda le partite Iva e anche le piccole imprese sono stati previsti prestiti fino a 25.000 euro, con garanzia al 100%, nella misura massima del 30% del fatturato 2019 o 2018.
Sono questi i casi dove l’assicurazione della garanzia è automatica, e non prevede nessun tipo di valutazione da parte della banca. Anche in questo caso la restituzione del prestito può essere dilazionata fino a sei anni.
La copertura che è stata al 100% garantita dallo Stato, e sarà gestita da Sace. Un’ipotesi osteggiata dal M5s, contrario a un de potenziamento di Cassa depositi e prestiti.
Decreto Liquidità rinvio tasse e adempimenti:
Il nuovo decreto Liquidità è formato da 4 capitoli e uno di questi è riservato:
- Stop agli adempimenti fiscali del 16 aprile e del 16 maggio;
- Rinvio dei pagamenti di Iva, ritenute e contributi;
- Proroga versamento IVA annuale dei contribuenti Iva che liquidano l’imposta ogni tre mesi.
Questa sospensione prevederà un’espansione della platea non solo alle filiere più colpite ma anche per coloro che hanno registrato perdite consistenti del fatturato. Infatti lo stop al pagamento di tasse e contributi potrebbe riguardare le partite Iva e gli autonomi con volume di affari fino a 10 milioni. Però devono aver registrato un calo del fatturato del 25%.
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Cos’è e come funziona il Golden Power?
Per poter difendere le imprese italiane, è stato reso disponibile un rafforzamento per 1 anno del Golden Power, ovvero le misure che sono state introdotte nel 2012 per poter bloccare la strada a scalate straniere.
Inoltre è stata prevista un’estensione della norma, per cui non solo riservata a settori quali:
- Difesa;
- Telecomunicazioni;
- Energia.
Ma ora anche:
- Alimentare;
- Sanità;
- Banche;
- Assicurazioni.
Il governo potrebbe utilizzarlo anche per tutelare altri settori come l’approvvigionamento alimentare e le infrastrutture o tecnologie critiche in materia di salute.
Questa norma potrebbe essere inoltre applicata anche per operazioni in ambito europeo. Ovvero per energia, trasporti e comunicazioni, e non solo per operazioni che prevedono l’acquisizione l’acquisizione del controllo, ma anche per partecipazioni sopra il 10%.
In parole molto semplici, grazie al Golden Power, l’esecutivo ha la possibilità di opporsi all’acquisto di determinate partecipazioni o comunque di dettare delle specifiche condizioni in merito. Inoltre può anche dire no all’adozione di determinate delibere aziendali.
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