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Festività soppresse 2021 in busta paga

Pochi sanno che le Festività soppresse 2021 danno diritto a ore di permesso in busta paga e che possono essere monetizzate. Vediamo insieme in questo articolo vediamo più nel dettaglio di che cosa si tratta!

Festività soppresse 2021 in busta paga:

festività soppresse 2021
festività soppresse 2021

Le ex festività (soppresse) nel 2021 sono riconosciute in busta paga ai lavoratori che non ne possono più godere e di fatto danno diritto a ore di permesso in più.

Le stesse possono tuttavia anche essere monetizzate.

Per le quattro ex festività nel 2021 al lavoratore dipendente spettano in busta paga 8 ore di permessi retribuiti.

La dicitura ex festività infatti in busta paga si colloca tra ferie e permessi retribuiti.

Quali sono le festività soppresse 2021?

Per verificare quali siano le festività soppresse si consiglia ai lavoratori di verificare il CCNL di riferimento, in quanto La normativa che riguarda le festività soppresse è abbastanza chiara, ma cambia leggermente a seconda dei tipi di contratto.

Per l’anno 2021, le giornate di permesso retribuito – previste dall’art. 56 del CCNL 31/03/2015 e confermate dall’accordo di rinnovo del 19/12/2019 – corrispondenti alle festività soppresse sono cinque, quattro per il Comune di Roma e precisamente:

  • Venerdì 19 marzo – San Giuseppe;
  • Giovedì 13 maggio – Ascensione;
  • Giovedì 3 giugno – Corpus Domini;
  • Martedì 29 giugno – SS. Pietro e Paolo (festivo per Roma);
  • Giovedì 04 novembre – Festa dell’Unità Nazionale.
Da leggere:  Festività 8 Dicembre in busta paga (2020)

Maturazione permessi per festività soppresse 2021:

Si ha diritto alla maturazione dei permessi ex Festività a condizione:

  • Che per il lavoratore interessato cadano in un una giornata lavorativa ordinaria secondo l’orario settimanale stabilito per il medesimo;
  • Che in quelle giornate il lavoratore abbia diritto all’intero trattamento economico (chi utilizza anche una sola ora di permesso non retribuito nelle giornate delle ex festività soppresse perde il diritto alla fruizione della giornata).

Starà poi al datore di lavoro decidere se concedere i permessi retribuiti durante i giorni richiesti, compatibilmente con le esigenze lavorative aziendali e con le richieste degli altri colleghi.

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