Diritto di accesso alla cittadinanza italiana per gli stranieri diciottenni
Sommario
Il Diritto di accesso alla cittadinanza italiana per gli stranieri diciottenni è riconosciuto inseguito alla dichiarazione di volontà del neo-maggiorenne.
Vediamo insieme si effettua tale dichiarazione.
Diritto di accesso alla cittadinanza italiana per gli stranieri diciottenne:
La legge italiana riconosce ai figli degli stranieri nati in Italia il diritto di richiedere la cittadinanza italiana al compimento dei 18 anni.
Un requisito fondamentale per il riconoscimento della cittadinanza italiana riguarda la residenza ininterrotta sul suolo italiano fino ai 18 anni.
I figli degli stranieri devono dimostrare attraverso l’apposita documentazione che hanno risieduto in Italia ininterrottamente fino alla maggiore età.
Dichiarazione di volontà:
Il Diritto di accesso alla cittadinanza italiana per gli stranieri diciottenne viene riconosciuto con la dichiarazione di volontà del cittadino straniero.
La dichiarazione di volontà può essere fatta dai 18 anni ed entro i 19 anni di età.
Il periodo è prolungato a 20 anni se non è arrivata la comunicazione dagli uffici dello stato civile del comune in merito alla possibilità di esercitare il diritto di accesso alla cittadinanza.
Cosa succede se non faccio la dichiarazione di volontà in tempo?
Se l’interessato non riesce ad effettuare la dichiarazione di volontà in tempo, in alternativa, può presentare lo stesso per la domanda di cittadinanza italiana.
I requisiti cambiano. In particolare il richiedente deve essere legalmente residente da 3 anni e disporre di un reddito non inferiore a 8.500,00 euro per anno.
Documenti da presentare per la cittadinanza per nascita :
- Ricevuta del pagamento del contributo pari a € 250 sul c.c. 809020 intestato al Ministero dell’Interno;
- Passaporto in corso di validità;
- Copia integrale dell’atto di nascita del richiedente;
- Permesso di soggiorno: in caso di periodi di interruzione nel titolo di soggiorno, il richiedente potrà presentare documentazione attestante comunque la presenza in Italia (es. certificazione scolastica, medica e altro);
- Certificato storico di residenza. In caso di iscrizione anagrafica tardiva del minore presso un Comune italiano occorre presentare una documentazione che attesti la permanenza del minore in Italia nel periodo antecedente la regolarizzazione anagrafica (es. certificati medici).
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