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Come fare il rimborso affitto 2020 per il reddito basso

Cos’è il rimborso affitto per reddito basso? Il contributo alloggiativo o buono affitto è un contributo economica per i nuclei familiari con un reddito basso e che hanno firmato un contratto di locazione.

L’idea è quella di dare un supporto alle famiglie con i pagamenti degli affitti. Il rimborso affitto è rivolto a chi non riesce a pagare il canone di locazione della propria abitazione.

Il bonus affitto è un contributo riconosciuto dallo Stato e erogato attraverso i Comuni ai cittadini in difficoltà con il pagamento del canone di locazione

Come funziona questo contributo, come richiederlo, a quanto ammontano i fondi messi a disposizione? Ci sono delle graduatorie? Scopri tutto continuando a leggere l’articolo!

Come funziona il rimborso affitto?

I fondi sono donati dalla Regione, assieme ai Comuni e allo Stato. Ogni anno l’importo cambia e bisogna presentare un’adeguata domanda al Comune di residenza.

Normalmente bisogna presentare la domanda entro il mese di gennaio.

Quali sono i requisiti necessari per fare la domanda rimborso affitto?

I requisiti e i limiti per accedere a questo fondo per il rimborso affitto cambiano da regione a regione perciò bisogna informarsi nel proprio comune.

Il rimborso affitto è riservato esclusivamente alle famiglie che:

  • versano in situazione economica disagiata, misurabile mediante ISEE;
  • hanno una serie di gravi cause che impediscano di pagare il canone di locazione.
Da leggere:  Pagamento pensione: Quando il conto non può essere intestato al beneficiario

Nello specifico, le cause gravi che danno diritto a richiedere il rimborso affitto sono:

  • il licenziamento
  • la riduzione dell’orario di lavoro
  • l’accesso alla cassa integrazione guadagni
  • il contratto a tempo determinato non rinnovato
  • la cessazione dell’attività lavorativa per cause indipendenti dalla propria volontà (es. Coronavirus)
  • infortunio o decesso di un qualsiasi componente familiare concorrente al reddito del nucleo

I requisiti richiesti per il rimborso affitto sono:

  • contratto di locazione registrato
  • residenza nel comune in cui si trova la casa
  • reddito ISEE basso: per ottenere il contributo affitto è necessario che il reddito Isee sia al di sotto di 26.000 euro all’anno
  • la cittadinanza: per fare la domanda del contributo affitto è necessaria la residenza in Italia o in un altro paese della Comunità Europea. Nel caso in cui l’inquilino sia cittadino di un paese extra UE deve essere in possesso di soggiorno CE
  • per chiedere il rimborso affitto comunale è necessario che nessun membro del nucleo familiare risulti in possesso di un altro immobile nella stessa area di residenza

Gli  affittuari di case popolari NON possono ottenere questo buono.

La domanda per il contributo va fatta nel proprio comune di residenza entro dicembre/gennaio.

La notizia del buono viene data direttamente a casa tramite posta o online. Nella lettera o email il beneficiario trovare le indicazioni per andare al Comune per avere il contributo.

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Come deve essere richiesto?

La domanda deve essere effettuata presso il proprio Comune di residenza, il quale dopo aver fatto le proprie verifiche, comunicherà al Ministero competente la domanda del rimborso affitto.

I documenti che normalmente sono necessari per ottenere il bonus affitto dallo Stato e dal Comune che vanno allegati all’istanza di domanda Isee sono:

  • copia del contratto di locazione regolarmente registrato
  • copia dell’ultima registrazione annuale del contratto di locazione (o della cedolare secca)
  • documento di riconoscimento in corso di validità
  • altra documentazione specifica può essere richiesta direttamente dal bando

Per coloro che non riescono ad ottenere il buono posso chiedere spiegazioni e chiarimenti presso il proprio comune.

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