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Bonus baby sitter 1.000 euro: bis nel nuovo Decreto Ristori, ecco chi potrà richiederlo

Viene finalmente riconosciuto il bis per il bonus baby sitter 1.000 euro dal nuovo decreto ristori.

L’incentivo è per quelle famiglie che sono costretti per forza a lasciare i propri figli in affidamento ad una baby sitter.

Ciò accade a causa della pandemia che ha obbligato un po’ tutti i genitori a rinunciare agli asili per via del lockdown.

Se non è possibile avere una babysitter si può, in alternativa, beneficiare del congedo parentale al 50%.

Bis del bonus baby setter 1000 euro con il decreto ristori:

Grazie al nuovo decreto ristori sono stati emanati nuovi aiuti per sostenere le famiglie che si trovano nelle zone rosse.

Queste zone, infatti, hanno dovuto subire nuovamente la chiusura delle scuole medie e delle scuole superiori.

Bonus baby sitter 1.000 euro
Bonus baby sitter 1.000 euro

Il Presidente del Consiglio ha precedentemente, annunciato in conferenza stampa l’erogazione di nuovi bonus baby sitter e congedi parentali.

Ma ricordiamo che le risorse per questi aiuti, non hanno permesso di riconoscere aiuti tout court.

Tant’è vero che, dalle ultime comunicazioni sul Decreto Ristori Bis ci sono esigenti requisiti per poter usufruire del nuovo bonus baby sitter.

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Tale incentivo è destinato a coloro che si trovano nella zona rossa.

Il Decreto Ristori Bis eroga altri 2,5 miliardi di euro per dare un sostegno economico alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie che hanno subito il secondo lockdown.

Queste famiglie, sono quelle che principalmente si trovano, attualmente, nella zona rossa.

Sono aiuti che andranno a compensare la chiusura delle scuole medie e superiori.

Come funziona il Bonus baby sitter 1.000 euro?

Una volta approvato il nuovo decreto ristori bis, entra il vigore anche il nuovo bonus babysitter del valore di 1.000 euro.

Nell’ultima bozza del discreto, si è riconosciuto il bonus a lavoratori dipendenti iscritti all’AGO e ai lavoratori autonomi.

Precisiamo che, il bonus è riconosciuto ai soli lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, occorre aspettare il testo ufficiale per sapere se verrà approvato.

Intanto che si aspetti ulteriori informazioni, ci sono a disposizione altri condizioni per poter usufruire del bonus 1.000 euro per baby sitter.

L’incentivo da 1.000 euro è destinato unicamente alle famiglie che si trovano in una zona di massima gravità e ad alto rischio.

Tra le zone rosse ci sono le Regioni Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D’Aosta.

Inoltre, l’incentivo per baby sitter è riconosciuto tranne se:

  • Tutti e due i genitori siano lavoratori;
  • Nessun genitore sia beneficiario di altre forme di tutela del reddito;
  • La prestazione lavorativa, per entrambi i genitori, non può essere svolta in modalità agile.
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Precisiamo che il bonus baby sitter non è compatibile con il bonus asilo nido.

L’elenco prima introdotto, sono i requisiti essenziali per usufruire del bonus baby sitter 1.000 euro.

L’incentivo sarà erogato tramite il libretto famiglia in base alle istruzioni dell’istinto Inps.

Teniamo a precisare che esiste una netta differenza tra il bonus erogato in questi mesi è quello erogato nel primo lockdown.

Nel testo del Decreto Ristori è comunicato che questo non può essere utilizzato per le “prestazioni rese da familiari”.

Dunque, non può essere utilizzato per pagare i nonni che si occupano dei nipoti durante il lockdown.

Bonus baby sitter 1.000 euro per le famiglie con figli disabili:

Bonus baby sitter 1.000 euro
Bonus baby sitter 1.000 euro:

Per quanto riguarda le famiglie che abbiano figli in stato di grave di disabilità, ci sono notizie per il bonus baby sitter.

Come accennato nell’articolo 1, comma 4, della Legge 104/1992. il bonus baby sitter da 1.000 euro può essere domandato se ci fosse la chiusura totale delle scuole.

Soluzione per il Congedo parentale:

Una soluzione alternativa al bonus baby sitter, le famiglie che abbiano tutti i requisiti è il congedo parentale.

Quest’ultimo è retribuito al 50% dello stipendio e se si potrà beneficiare durante tutto il periodo di chiusura.

Ovvero, tutta la durata in cui gli studenti delle scuole medie e superiori dovranno effettuare la lezione a distanza.

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Il congedo parentale può essere richiesto anche dalle famiglie con disabili.

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