Sommario
Arriva l’ok Assegno unico figli con decreto sostegno dalla Commissione lavora al Senato.
Vediamo quali sono i requisiti e gli importo per coloro che ne possono beneficiare.
È stato sbloccata la conferma dell’assegno unico figli per famiglie della Commissione Lavoro al Senato.
Unica cosa che manca sarebbe il voto dell’aula che in generale si tratta di una formalità.
Vediamo quali sono i requisiti per fare la richiesta dell’assegno unico figli.
Assegno unico figli con decreto sostegno: importo
Per assegno unico figli sono preverti i seguenti fattori:
- Quota fissa uguale per tutte le famiglie dai 50 ai 100 euro;
- Quota variabile per reddito Reddito ISEE della famiglia, età e numero dei figli.
- Importo da 200 a 250 euro per ogni figlio
- Aumento del 20% per ogni figlio dopo il terzo e fino al 50% per ogni figlio disabile a carico.
Inoltre ricordiamo che l’assegno unico figli a carico sarà formato da una parte fissa e una variabile.
Importo dai 200 ai 250 euro per ogni figlio in base dell’Isee.
Per figli successivo al primo si riceve un aumento del 20% sull’ importo.
Per cui se si ricevesse 250 euro si avrà un aggiunta di 70 euro arrivando quindi a 320 euro.
Per figli disabili presenti nel nucleo famigliare si ha un aumento dal 30 al 50% sull’importo.
Per cui la somma potrebbe aumentare fino ad arrivare a 375 euro.
Ad oggi ancora non si sa se l’importo verrà erogata con una somma di denaro suo conto o venga riconosciuto come credito di imposta.
A chi spetta l’assegno unico figli?
- Lavoratori autonomi;
- Lavoratori dipendenti;
- Liberi professionisti;
- Incapienti;
- Figli maggiorenni: fino a 21 o 25 anni con ancora un dubbio per questo.
Requisiti Assegno unico figli a carico:
- Avere dei figli a carico;
- Essere residenti in Italia;
- Cittadinanza italiana, di uno Stato membro UE o di altro Paese non UE con regolare permesso di soggiorno.
Occorre inoltre vedere se sarà messo un limite di tempo.
Ovvero se ci potrà essere un certo numero di anni di residenza in Italia.
Assegno unico figli per genitori separati:
- In caso di genitori separati e divorziati verrà versato al genitore affidatario;
- In caso di affidamento congiunto l’assegno è diviso in parti uguali fra i genitori;
- Dal 18° al 21° anno di età probabilmente verrà versato direttamente al figlio.
Per i genitori separati o divorziati il pagamento dell’assegno unico figli dovrebbe essere in maniera lineare come gli altri casi.
In caso ci fosse un genitore ad avere l’affidamento del figlio, sarà questi genitori e a ridere l’assegno.
Altrimenti, in caso di affidamento congiunto, si divide a metà.
Come funziona la domanda Assegno unico figli?
- Presentazione di una Dsu aggiornata per l’Isee;
- Domanda online ancora non disponibile. Probabilmente si potrà essere assistiti dai Caf.
Ancora non sono disponibili i dettagli della domanda in quanto non è stato pubblicato alcun decreto attuativi.
Sarà fondamentale tenere sempre l’isee aggiornato.
Bonus famiglia cancellati e compatibilità:
Con l’introduzione dell’assegno verranno tolti altri bonus:
- Assegni per il nucleo familiare (ANF);
- Detrazioni per figli a carico;
- Bonus Bebè;
- Bonus mamma;
- Assegni per il 3° figlio.
Ricordiamo che il reddito di cittadinanza sarà compatibile con l’assegno unico se non si superano i requisiti per accedere alle due misure.
Inoltre, la somma dell’Rdc, probabilmente, sarà ricalcolato.
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