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Pignoramento stipendio minimo vitale 2021

Pignoramento stipendio minimo vitale 2021, Esistono delle leggi precise che tutelano i pensionati che devono pagare i loro debiti una volta raggiunta l’età pensionistica.

Vediamo insieme di che cosa si tratta.

Pignoramento stipendio minimo vitale 2021:

In particolare, è stato con l’articolo 545 settimo comma del codice di procedura civile è stato introdotto come strumento di garanzia, il cosiddetto assegno Minimo Vitale.

Il Minimo Vitale è una somma di denaro equivalente all’assegno sociale mensile, aumentato della metà.

Il pensionato debitore, potrà sempre e comunque fare affidamento sempre su questo importo che non potrà mai essere ignorata.

L’importo dell’assegno sociale varia di anno in anno. Nel 202 è fissato nel valore di euro 459,83.

A questo importo deve essere aggiunta la metà di 459,83, ossia 229,41, Quindi il pensionato avrà sempre diritto ad un assegno minimo vitale di 689,74.

Quando avviene il pignoramento stipendio minimo vitale 2021?

La legge di Bilancio 2020 ha introdotto delle nove direttive in materia di pignoramento dello stipendio.

In particolare, per alleggerire la procedura di riscossione dei debiti da parte dei creditori con a nuova riforma sarà possibile riscuotere il debito direttamente dalla busta paga del lavoratore in azienda.

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Oppure una volta che quest’ultima viene depositata nel conto corrente del soggetto insolvente.

Atto di notifica del pignoramento:

L’atto di notifica del pignoramento, è un documento che comunica il debitore l’avvio della procedura. In questo documento vengono indicate tutta una serie di informazioni riguardanti:

  • Debitore;
  • Soggetto terzo coinvolto, ossia il soggetto che si occuperà della riscossione del debito;
  • Nome del creditore ed eventuale indirizzo PEC;
  • Somma dovuta;
  • L’intimazione al terzo di non disporne se non per ordine del giudice;
  • Dichiarazione di residenza o di domicilio nel medesimo comune del tribunale competente;
  • Citazione del debitore a comparire dinanzi al giudice, fissando un’udienza che rispetti il termine dilatorio di pignoramento (articolo 501 c.p.c.);
  • L’invito al terzo a rendere entro dieci giorni al creditore procedente la dichiarazione prevista dall’art. 547.

Quali sono i limiti del pignoramento stipendio minimo vitale 2021?

La legge ha stabilito dei limiti per quanto riguarda il pignoramento della busta paga.

Infatti si cerca di garantire al debitore comunque un minimo vitale per vivere e sostenere economicamente la propria famiglia.

La quota massima di stipendio pignorabile è pari a 1/5 dello stesso.

Quando il credito è l‘Agenzia delle Entrate, il pignoramento deve sottostare a delle precise regole.

Le quote pignorabili sono:

  • 1/10 dello stipendio quando l’importo è inferiore ai 2.500€;
  • 1/7 dello stipendio se l’importo è inferiore ai 5.000€;
  • 1/5 dello stipendio quando l’importo supera i 5.000€.
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