Economia

Assegni familiari per figli maggiorenni: Vediamo quando

Assegni familiari per figli maggiorenni – Bisogna ricordare che questo bonus viene dato ai dipendenti e pensionati da parte dell’Inps.

E’ necessario calcolarlo su principale parametri come la composizione del nucleo famigliare ed il suo reddito complessivo.

Solitamente questi assegni famigliari sono attribuiti solamente nel caso in cui ci siano dei figli con età inferiori ai 18 anni.

E viene dunque sospeso in automatico al compimento della 18esima età.

Ci sono determinati casi in cui è possibile richiederlo anche se i figli sono di maggiore età

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Assegni familiari per figli maggiorenni:

Sono in grado di sussistere anche in determinati casi al contrario di quanto si pensi.

Possiamo parlare di due situazioni principali in cui i figli maggiorenni potranno usufruire dell’assegno:

  1. Nel caso in cui il figlio sia permanentemente inabile al lavoro;
  2. Fino a 21 anni nel caso in cui siano degli studenti e nel caso in cui all’interno del nucleo famigliare ci siano almeno quattro figli con meno di 25 anni.
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Per richiedere l’assegno familiare basterà presentare una richiesta all’Inps.

Dove richiedere l’inserimento del figlio maggiorenne dentro il nucleo famigliare ANF, chiarendo che si viva all’interno di un nucleo famigliare numeroso.

Appena si sarà riusciti ad ottenere l’autorizzazione, il richiedente domanderà l’emanazione dell’assegno per i figli di maggiore età.

Si potranno anche richiedere degli arretrati, se la richiesta sia stata posta avanti nel tempo.

Per ogni anno di arretrato dovrà essere posta una domanda diversa.

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Quale documentazione è necessaria per gli Assegni familiari?

Bisogna ricordare che per richiedere e per presentare la domanda è necessario recarsi al patronato o all’Inps.

Sarà l’Inps, dopo aver ricevuto tutta la documentazione, a stabilire l’ammontare degli assegni che spettano.

Il lavoratore potrebbe essere tenuto ad effettuare due domande diverse.

Un’autorizzazione per includere determinati familiari dentro il proprio nucleo per Anf ed un’altra per il riconoscimento del diritto agli assegni familiari.

Ricordiamo che è necessario tenere a mente due fatti importanti:

  1. Non bisogna confonderli con gli assegni familiari, spettanti ai:
  • Coltivatori diretti;
  • Coloni e mezzadri;
  • Piccoli coltivatori diretti;
  • Ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi;

Non devono essere confusi nemmeno con gli assegni familiari erogati dai comuni.

2. Spettano non solamente ai lavoratori dipendenti, però anche ai:

  • Parasubordinati;
  • Lavoratori autonomi iscritti in via esclusiva presso la gestione Separata,
  • Pensionati;
  • Beneficiari di prestazioni economiche previdenziali erogate dall’Inps, come la disoccupazione.
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Assegni familiari: ricordiamo le scadenze!

Bisogna ricordare una cosa molto importante.

Gli assegni familiari dovranno essere richiesti anno per anno. Ogni periodo a partire dal 1° luglio che termina il 30 giugno dell’anno successivo.

Importante è anche di conseguenza, che il lavoratore si ricordi di presentare la richiesta entro il 30 giugno. E’ comunque possibile richiedere gli arretrati.

Il modulo che deve essere compilato si chiama SR 16 Anf/Dip e può essere scaricato e stampato dal sito dell’Inps.

Per poterlo compilare bisogna avere questi dati:

  • Dati anagrafici (codice fiscale, data di nascita, residenza) del lavoratore richiedente;
  • Stato civile;
  • Eventuale iscrizione negli elenchi dei lavoratori agricoli;
  • Dati dei componenti del nucleo familiare e specifica relazione di parentela;
  • Ammontare dei redditi del nucleo relativi al periodo in questione (se gli assegni sono richiesti, ad esempio, per il periodo da luglio 2020 a giugno 2021, deve essere indicato il reddito 2019).

In particolare modo vanno indicati:

  • All’interno della prima colonna, tutti i redditi da lavoro dipendente e assimilati, da pensione, da prestazione (disoccupazione, malattia, cassa integrazione etc) ed i redditi percepiti in Italia o all’estero, compresi gli arretrati;
  • Durante seconda colonna, i redditi di qualsiasi natura derivanti da lavoro autonomo, da fabbricati, da terreni, al lordo dell’eventuale detrazione dell’abitazione principale (quindi il reddito dell’abitazione principale conta);
  • Nella terza colonna, il tipo di modello fiscale su cui è riportato l’importo dei vari redditi dichiarati (CUD- CU o certificazione reddituale, 730, modello Redditi persone fisiche, 770) nel caso in cui il richiedente sia tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi;
  • Nella quarta colonna, il totale complessivo dei redditi (colonna 1 più colonna 2);
  • Assenza di altro Anf o di altri trattamenti di famiglia nello stesso periodo;
  • Eventuali variazioni nei componenti del nucleo.
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