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Residenza virtuale o fittizia: Cosa stabilisce la legge italiana in materia?

La residenza virtuale o fittizia è stata introdotta dalla legge italiana per permettere ai cittadini sia italiani e stranieri sprovvisti di residenza anagrafica di accedere ai principali diritti derivanti da quest’ultima.

Problemi di chi non ha una residenza fissa:

Il soggetto che non ha una residenza fissa o una fissa dimora deve affrontare vari problemi di carattere economico e pratico. Perdere la residenza comporta anche la perdita di vari diritti:

  • Diritto alla salute => Se non si ha una residenza fissa e non si è iscritti al servizio sanitario nazionale si può accedere solo le prestazioni al pronto soccorso;
  • Diritto a rinnovare la carta d’identità;
  • Diritto a prestazioni previdenziali;
  • Diritto di voto.

I cittadini italiani e stranieri senza una residenza fissa in Italia sono tantissimi e per permettere anche loro di usufruire di tali diritti è stato istituito il concetto di residenza virtuale o fittizia.

La residenza virtuale o fittizia: Di che cosa si tratta?

Si tratta essenzialmente di un indirizzo di residenza che non corrisponde al luogo di effettiva dimora, e che permette anche alle persone che vivono in situazione di precarietà abitativa di accedere ai servizi del territorio.

L’ufficio anagrafe deve limitarsi a registrare la presenza stabile dii una persona sul territorio comunale anche se si trova ad essere senza fissa dimora o vive nel vagone di un treno abbandonato.

Da leggere:  Libretto di circolazione: Cosa succede se non si comunica il cambio residenza

Il diretto interessato può iscriversi con una residenza virtuale o fittizia utilizzando un indirizzo inesistente, cioè dichiarando di abitare in una via che, in realtà, in quel paese o città non esiste. Ogni Comune deve dotarsi di una di queste vie «virtuali» dove collocare le persone senza fissa dimora che chiedono l’iscrizione anagrafica.

il Ministero dell’Interno ha precisato in una circolare che, nella parte del modulo relativo alla dichiarazione di residenza» in cui è riportata la dicitura

«Tutte le comunicazioni inerenti la presente dichiarazione dovranno essere inviate ai seguenti recapiti»

la persona senza fissa dimora abituale dovrà indicare uno o più recapiti dove può essere rintracciata.  A questo domicilio verranno inviate la posta e le comunicazioni ufficiali (comprese quelle del Fisco

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