Reddito di emergenza con Draghi: ci siamo anche con il Rdc

Arrivano le ultime notizie riguardati il reddito di emergenza con Draghi è anche per altri bonus.

Il governo Draghi ha incassato la fiducia anche del movimento 5 stelle.

Reddito di cittadinanza resta blindato.

Con il decreto ristori 5 arrivano altri bonus insieme al reddito di emergenza e al reddito di cittadinanza.

Sono stati trovato più del 50% di iscritti alla piattaforma Rousseau, tramite il voto online.

Questi iscritti sono decisamente favorevoli e si ha deciso di appoggiare il nuovo esecutivo.

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione contro la disuguaglianza e la povertà lavorativa.

Questo permette di trovare un maggiore equilibrio tra l’attività e la vita privata.

Facendo così si andrebbe a introdurre il salario minimo.

Reddito di emergenza con Draghi: che succede ora?

Grazie al voto del movimento 5 stelle, gli iscritti hanno detto di sì al nuovo governo Draghi.

Tra oggi e domani il presidente del governo Draghi presenterà ai ministri il programma del governo.

Sarà quando illustrerà il piano del governo che avrà la piena fiducia.

Inoltre, la formazione del governo è uguale a quella precedente.

Ovvero il Pd e Movimento 5 Stelle, con dei partiti di destra e centro-destra (Lega e Forza Italia), senza Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

Grillo ha già detto che “Draghi gli è sembrato un grillino” e gli ha fatto eco il capo politico ad interim del Movimento 5 Stelle.

Mentre Vito Crimi: “Reddito di cittadinanza salvo e attenzione ai sussidi”.

Con il Decreto Ristori 5, dovrebbero esserci nuove rate del reddito di emergenza, un nuovo bonus da 1000 euro e altri mesi di Naspi.

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, saranno 7 le novità essenziali.

Si vedrà prima della fine della prossima settimana o fine mese la partenza del Decreto Ristori 5.

Sarà poi all’Inps scrivere le circolari dove ci saranno le informazioni su come chiedere il reddito di emergenza.

Ma anche come richiedere terza proroga Naspi e gli altri bonus.

Unica cosa è da capire se saranno confermati i requisiti richiesti a novembre e dicembre per il Rem:

Salario minimo e lavoratori digitali:

Il parlamento europeo ha confermato quella che è la proroga della Commissione europea.

Ovvero si tratta dell’introduzione di un salario minimo.

Per cui si parla di maggiori tutele per i dipendenti.

Facciamo un esempio:

Devono essere ridefiniti gli orari dello smart-working in quanto lavorando da casa non si ha un orario definito.

Questo è diventato ancora più marcato per le donne.

Altro fattore da considerare è il tema dei lavoratori digitali, che hanno i diritti non tutelati.

Ma anche i contratti collettivi del lavoro.

Ricordiamo che questi accordi vengono fermati tra enti come i sindacati e i datori di lavoro.

Per il salario minimo, dovrà essere superiore alla soglia di povertà che varia da Paese a Paese.

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