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È prevista una proroga per tutto il 2021 della pensione opzione donna 2021 che porterà ad tutte le donne lavoratrici di usufruire della pensione.
Potranno beneficiare tutte le lavoratrici che abbiano i requisiti per poter accedere prima della scadenza prevista il 31 dicembre 2020.
Questa misura fu confermata e annunciata anche per la bozza legge di bilancio 2021 possa essere emanata.
Pensione opzione donna 2021:
La proroga della pensione opzione donna 2021 verrà prorogata per tutto il 2021 che darà la inattività alle donne lavoratrici.
Per poter beneficiare della proroga, occorre possedere determinati requisiti che permettono di accedere alla pensione opzione donna 2021.
Ricordiamo che ciò deve essere fatto prima della scadenza entro il 31 dicembre 2020.
Portiamo un esempio di una persona avente 58 anni che per quest’anno abbia maturato 39 anni di contributi.
Che nel corso della sua carriera lavorativa abbia deciso di andare un pensione tra due anni, ovvero nel 2022, beneficiando della finestra 12 mesi.
In caso di licenziamento, dovuti anche all’attuale crisi sia economica che per via della pandemia, si posso usufruire degli ammortizzatori sociali?
Ciò verrà effettuato per coprire per il periodo mancante prima della pensione.
Pensione opzione donna e Naspi:
Una volta entrata in vigore la proroga pensione opzione donna 2021 grazie alla legge di bilancio 2021, si potranno ottenere le pensioni per:
- Le lavoratrici dipendenti che matureranno 35 anni di contributi e compiranno i 58 anni di età entro il 31 dicembre 2020;
- Le lavoratrici autonome che matureranno 35 anni di contributi e compiranno i 59 anni di età entro il 31 dicembre 2020.
In caso la lavoratrice dovesse raggiunger il compimento dei 35 anni di contributi e avendo raggiunto i 58 anni nel mese di dicembre, può ottenere la proroga.
Durante i 12 mesi di attesa, la donna lavoratrice non è obbligata a smettere di lavorare.
La stessa cosa vale in caso in cui in questo periodo dovesse esserci un licenziamento che porterebbe ad una richiesta di disoccupazione.
La donna lavoratrice può beneficiare della disoccupazione Naspi fino a quando inizi la decorrenza della pensione.
Precisiamo che in caso si dovesse lavorare nel periodo della finestra 12 mesi o la fruizione della disoccupazione Naspi, darebbe così vita a contributi accreditati.
Questi crediti andrebbero a sommarsi all’ammontare dei contributi che occorrono per il calcolo dell’assegno previdenziale che si spetta.
Opzione donna è quota 100 rosa: le novità
Orietta Armiliato cita che: “La riforma delle pensioni non può essere fatta come era stato previsto prima delle crisi’: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron.
Il provvedimento più importante del suo mandato, alla luce delle condizioni del paese dopo la crisi del Coronavirus, ‘dovrà essere rimesso in discussione e rinegoziato”.
L’amministratrice commenta: “Con chiarezza Macron ha informato il popolo francese di questa risoluzione post Covid-19.
Mentre, in Italia, nessuno ha espresso questo concetto in maniera così esplicita anche se, ne sono certa, i più hanno compreso che così sarà anche per noi.
Non ci aspettiamo nel 2020 una riforma pensionistica, anche se ne avremmo una grande necessità, ma allo stesso modo non possiamo nascondere di aspettarci “aggiustamenti”.
Tramite la valorizzazione di anni di contribuzione e/o all’abbassamento dell’età anagrafica per poter raggiungere la pensione che non sia però esclusivamente legato alla maternità”.
Armiliato poi conclude: “La tanto discussa e spesso contestata misura Quota 100, per esempio, che ha all’attivo un mancato utilizzo delle risorse economiche potrebbe, con un semplice decreto, diventare accessibile anche donne semplicemente scontando un paio di anni di contribuzione.
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