Lavorare in Italia

Normativa lavoro notturno: Tutto ciò che devi sapere!

Normativa lavoro notturno – Quando parliamo di lavoro notturno ci riferiamo a tutti quei lavori che si svolgono in in fasce orarie considerate “notturne” dalla legge o dai contratti collettivi. In questo articolo andiamo a vedere insieme la normativa che disciplina questa tipologia di lavoro.

Aggiornamento normativa lavoro notturno: Anno 2014-15

Il Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66 all’art. 1 che definisce e fornisce informazioni sul periodo notturno e il lavoratore notturno, è stato aggiornato nel 2014- 15 . La legge disciplina il lavoro notturno e tutela i  lavoratori nel caso svolgano la propria attività lavorativa o parte di essa, durante le ore notturne.

Ma cosa si intende esattamente per lavoro notturna e lavoratore notturno?

Viene inteso come periodo notturno il “periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino (dalle 24 alle 5)”.
Viene poi definito lavoratore notturno:
  • “qualsiasi lavoratore che svolge durante il periodo notturno:  Almeno 3 ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale; Almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dal contratto collettivo.
  • E in assenza di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga per almeno 3 ore lavoro notturno per un minimo di 80 giorni lavorativi all’anno (e tale limite minimo è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale)”;
  • Può essere definito lavoratore notturno anche il lavoratore che non sia impiegato durante il periodo notturno “in modo normale”, ma anche in via eccezionale almeno 80 giorni lavorativi nell’arco di un anno (circolare Ministero del Lavoro n. 8/2005).
  • Così come è considerato lavoratore notturno, se non previsto dal contratto collettivo, anche qualsiasi lavoratore che presta l’attività lavorativa per almeno 3 ore nella fascia oraria considerata tra le ore 24 e le 5 per un minimo di 80 giorni.
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Ci sono limiti al lavoro notturno:

La normativa lavoro notturno stabilisce.

  • Il limite legale delle 80 giornate per ogni anno è stato posto per tutelare la salute e sicurezza sul lavoro del lavoratore in relazione all’attività da questo effettivamente svolta.
  • L’orario del lavoro notturno, l’orario dei lavoratori notturni non può superare le 8 ore medie nell’arco delle 24 ore (art. 13 del D. Lgs. 66/2003), calcolate dal momento di inizio della prestazione lavorativa

Chi sono i soggetti esclusi?

La disciplina sul lavoro notturno non si applica:

  • per i dirigenti,
  • il personale direttivo,
  • il personale viaggiante del trasporto stradale, ferroviario, aereo, marittimo e
  • gli altri lavoratori che dispongono del potere di determinazione autonoma del proprio tempo di lavoro.

Lavoro notturno nel settore autotrasporto.

Per gli addetti alle attività di autotrasporto l’orario giornaliero non può superare le 10 ore ogni 24 ore.

Deve considerarsi irregolare la prestazione di lavoro che superi il limite delle 10 ore nell’acro di 24 ore qualora si protragga per almeno 4 ore consecutive nella fascia notturna sopra indicata.

Sorveglianza sanitaria per lavoratori notturni:

Per quanto riguarda la Sorveglianza sanitaria, la normativa lavoro notturno stabilisci che:

  • Il datore di lavoro deve disporre a proprie spese una serie di controlli periodici.
  • I controlli devono essere almeno biennali.
  • Il datore di lavoro deve garantire durante lo svolgimento di lavoro notturno un adeguato livello di servizi e mezzi di prevenzione e protezione, nonché un’informazione preventiva alle rappresentanze sindacali aziendali.
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Requisiti per svolgere lavoro notturno:

I contratti collettivi possono stabilire i requisiti dei lavoratori che possono essere esclusi dall’obbligo di effettuare lavoro notturno, in aggiunta alle prescrizioni di legge. Inoltre il datore di lavoro può rischiare pesanti sanzioni nel momento in cui obbliga i suoi dipendenti a svolgere lavoro contro la loro stessa volontà.

Pensione anticipata per chi svolge lavoro notturno:

Lo svolgimento continuo di turni notturno comporta una maggiore usura del proprio corpo e delle proprie energie psico-fisiche. Per questo è stato stabilito che la pensione di anzianità può arrivare in anticipo di tre anni d’età anagrafica rispetto agli altri lavoratori, fermo restando la maturazione dei requisiti previsti dalle quote dello stesso sistema pensionistico vigente.

Fonte
job

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