Lavoro per disabili decreto Sostegno: ecco le novità con Draghi

Il ministro, Erika Stefani ha deciso di trattare l’argomento per il lavoro per disabili decreto Sostegno e dell’assunzione delle categorie protette.

Arriva una nuova banca dati a livello nazionale per il collocamento mirato dei disabili.

Il ministro ha voluto precisare che si sta impegnando a contrastare la disoccupazione delle persone disabili.

Sarà effettuato tramite due modi:

Lavoro per disabili decreto Sostegno:

Con una comunicazione data alla dodicesima commissione della camera dei deputati, il ministro ha sottolineato il bisogno di effettuare delle modifiche.

ovvero quelle di rendere concrete le misure riferite al collocamento delle persone disabili che ad oggi non sono stati applicati.

Infatti sono sempre messi in parte gli obblighi riguardanti le assunzioni delle categorie protette.

Quando finirà l’emergenza coronavirus occorrerà dar maggior controllo per garantire l’applicazione della Legge 68/1999.

Quest’ultima obbliga le aziende ad assumere persone con disabilità secondo queste proporzioni:

Numero di dipendenti:

  1. 15-35;
  2. 35-50;
  3. Più di 50.

Dipendenti con disabilità

  1. Almeno uno;
  2. Almeno due;
  3. Il 7%.

Le sanzioni per chi non rispetta queste proporzioni sono eccessive e aumentano per ogni giorno.

Precisiamo che l’obbligo è sospeso durante questa pandemia per le seguenti aziende:

Lavoro per disabili 2021: due misure già previste

Per poter rivedere le linee guida per i lavoratori disabili occorre la creazione della banca nazionale.

Ciò occorre per il collocamento mirato che dovrebbe essere già entrato in vigore.

Sono introdotte due misure da Jobs Act che non vengono applicare in maniera efficace.

Il ministro Stefani è al corrente e si sta impegnando davanti a tutta la comunità di disabili.

Lo scopo è quello di mettere fine alla disoccupazione tra le persone disabili mettendo poi azione alle due misure di Jobs Act.

La ministra si riferisce alle linee guida per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Ciò porterebbe alla creazione di una banca nazionale del collocamento mirato.

«In tema di inclusione lavorativa, al fine di contrastare la disoccupazione tra le persone con disabilità, intendo dare impulso a due misure già previste dal Jobs Act ma mai finalizzate.

Mi riferisco alla definizione delle Linee Guida di revisione del processo di inclusione lavorativa, e la creazione di una banca nazionale del collocamento mirato che possa favorire le attività di controllo, monitoraggio e valutazione del collocamento al lavoro delle persone con disabilità».

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