Il bonus befana: fino a 475 di sconti per chi paga con carte e bancomat
Il bonus befana – Il nouvo governo sta studiando alcuni strumenti per contrastare l’evasione fiscale attraverso gli incentivi per effettuare più pagamenti elettronici.
Oltre al meccanismo del cashback l’esecutivo potrebbe mettere in campo un maxi-bonus, da restituire una volta l’anno, già denominato bonus della befana.
Ecco cos’è e come potrebbe funzionare Il bonus befana:
Un “superbonus” che arriverà nei primi giorni del nuovo anno per chi paga con carte e bancomat, evitando il ricorso al contente.
Una sorta di dono dell’Epifania del governo giallorosso. È questa l’ipotesi alla quale lavora il Mef in filo diretto con Palazzo Chigi.
Si tratta del cosiddetto cashback, ovvero la restituzione di parte dell’Iva per chi usa carte e bancomat, evitando il ricorso al contante.
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Un tesoretto su tutti gli acquisti, sono esclusi i beni di lusso (ad esempio il tartufo), il bonus per spese fino a 2.500 euro, si realizza in una percentuale del 19%, direttamente accreditato sul conto corrente nei primi mesi del 2020.
Riepilogando, si tratterebbe di circa 475 euro a famiglia, il 195 di 2.500euro, un superbonus non da poco.
Gli studiosi sono ancora alle prese con i numeri, l’asticella di 2.500 euro, potrebbe ancora salire.
Inoltre, il bonus sull’Iva al quale lavora il Mef va dal 2 al 4% e verrà applicata a tutti i prodotti, senza introdurre incrementi sull’imposta sul valore aggiunto, si apprende da fonti di governo.
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Sul beni di prima necessità, il premier starebbe lavorando in filo diretto col Mef soprattutto per sforbiciare l’Iva a questo tipo di prodotti – portandola dal 4 all’1% – una mano tesa alle classi più disagiate.
Per favorirle, a quanto si apprende da fonti di governo, si sta studiando anche l’ipotesi di fornire – ai meno abbienti – la possibilità di accedere al pagamento elettronico senza dover pagare le commissioni e i costi di mantenimento del conto corrente.
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