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Coronavirus – Arriva un bonus di 500 euro, per aiutare il pagamento delle rate del mutuo, ed anche per gli studenti che non sono in possesso di un computer.
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Cos’è il Bonus di 500 euro?
Si tratta di un aiuto alle famiglie che sono più deboli per poter pagare il mutuo e un contributo per comprare apparecchiature tecnologiche. Al fine di consentire ai ragazzi che non si possono permettere un computer di seguire i corsi a distanza durante il periodo di chiusura degli istituti.
Successivamente al rinvio delle imposte regionali fino al 31 maggio, la Regione Lombardia ha dovuto stanziare 16,5 milioni di euro di contributi straordinari. Questo a sostegno delle famiglie in temporanea difficoltà a causa degli effetti dell’epidemia di coronavirus.
Invece nel caso dell’aiuto per l’acquisto della prima casa, si tratta di un contributo una tantum pari a 500 euro per ogni nucleo familiare con almeno un figlio fino a 16 anni. Si tratta di un’agevolazione rilasciata a fondo perduto e prevede una trasmissione insieme alla domanda di contributo della quietanza di pagamento delle rate del mutuo che riguardano l’anno precedente.
Invece per quanto riguarda il contributo e-learning a favore degli studenti l’agevolazione di 500 euro è concessa per ogni famiglia con figli tra i 6 e i 16 anni.
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Come poter ottenere il bonus di 500 euro?
Per poterlo ricevere bisogna che l’acquisto sia dopo il 23 febbraio, data della prima ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza e dal governatore Attilio Fontana. Che ha disposto la chiusura dei nidi, dei servizi educativi e delle scuole di ogni ordine e grado.
Potranno usufruire degli aiuti tutte le famiglie che in base all‘Isee hanno un reddito inferiore o uguale a 30 mila euro annui. Potranno presentare la domanda ,per il bonus di 500 euro, al bando online anche i lavoratori dipendenti. Però dovranno aver subito una riduzione della retribuzione del 20 per cento o del 30 per cento del reddito per i liberi professionisti.
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I contributi saranno cumulabili?
I contributi non saranno cumulabili tra loro. “Abbiamo pensato a tutte le famiglie lombarde in difficoltà – ha spiegato l’assessora regionale alla Famiglia, Silvia Piani –. Abbiamo scelto di intervenire su due settori particolarmente gravosi. Il sostegno abitativo e la garanzia della continuità didattica. Stiamo garantendo il massimo impegno affinché i contributi possano essere richiesti in tempi brevi”.
Per quanto riguarda invece l’istruttoria sulle validità delle domande, spetterà agli enti locali, che saranno supportati dalle Ats. Che avranno il compito di monitorare e applicare l’assegnazione del contributo che potrà essere aumentato in base all’indice del “fattore famiglia”. La Regione, tuttavia, aveva già deciso di sospendere le tasse regionali dall’8 marzo fino al 31 maggio.
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