Brexit in Italia: Le nuove regole per i cittadini britannici residenti in Italia

Brexit in Italia – In questa breve guida vediamo insieme le nuove regole riguardanti i cittadini britannici residenti in Italia dopo il periodo di transizione che porterà la definitiva uscita del regno unito dall’Europa.

Brexit in Italia: Chi sono i beneficiari?

I beneficiari dell’Accordo di recesso sono i cittadini del Regno Unito residenti in Italia entro il 31 dicembre 2020 ed i familiari che li accompagnano o li raggiungono, anche dopo la predetta data.

Quale documento può essere richiesto dai cittadini britannici e dai loro familiari?

L’Accordo di Recesso prevede che i cittadini del Regno Unito e i loro familiari hanno diritto di ricevere un nuovo documento di soggiorno in formato elettronico.

Il documento indica che è stato emesso sulla base dell’Accordo di recesso e consente di esercitare i diritti riconosciuti dall’Accordo medesimo.

Quale è la validità del documento?

Il documento di soggiorno elettronico è valido 5 anni(recante il titolo “carta di soggiorno”) ovvero 10 anni (recante il titolo “carta di soggiorno permanente”) nel caso sia maturato il diritto di soggiorno permanente (soggiorno legale e ininterrotto in Italia per 5 anni,
compresi i periodi di soggiorno che precedono o seguono il 31 dicembre 2020).

A quale Ufficio bisogna rivolgersi per ricevere il documento in formato elettronico?

Il documento di soggiorno elettronico è rilasciato dalla Questura della provincia dove risiede il cittadino britannico, sul cui sito è indicato un canale telematico dedicato che consente agli interessati di prenotare l’appuntamento per la presentazione dell’istanza.

Quale è la procedura da seguire per il rilascio del documento?

Brexit in Italia – I cittadini britannici devono, in primo luogo, ottenere dal Comune di residenza l’attestato di iscrizione anagrafica che dimostri l’iscrizione entro il 31 dicembre 2020.

Questo attestato può essere richiesto al Comune anche dopo tale data, purché l’iscrizione anagrafica sia avvenuta entro il 31 dicembre 20220.

Una volta ottenuto l’attestato di iscrizione anagrafica, i cittadini britannici, a partire dal 1 gennaio 2021, devono presentarsi personalmente presso l’Ufficio Immigrazione della Questura della provincia di residenza per richiedere il rilascio del documento di soggiorno elettronico.

Nel corso della procedura di rilascio del documento di soggiorno è prevista l’acquisizione dei dati biometrici.

Il rilascio del documento di soggiorno elettronico non è contestuale alla presentazione della richiesta, poiché la personalizzazione dello stesso richiede alcuni giorni.

Quali documenti devono essere presentati?

I cittadini del Regno Unito devono presentare i seguenti documenti:

I familiari del cittadino del Regno Unito devono presentare i seguenti documenti:

Possono ottenere il documento di soggiorno elettronico gli studenti britannici?

Brexit in Italia – A partire dall’1 gennaio 2021 gli studenti britannici che risultino iscritti nell’anagrafe della popolazione residente entro il 31 dicembre 2020 possono richiedere, presso la Questura della provincia di residenza, il rilascio del nuovo documento di soggiorno elettronico.

A partire dall’1 gennaio 2021, gli studenti britannici che, invece, risultino iscritti nel Registro della popolazione temporanea al 31 dicembre 2020, per poter soggiornare in Italia dovranno richiedere il rilascio di un permesso di soggiorno elettronico alla Questura della provincia di dimora, entro 8 giorni lavorativi a partire dal 1 gennaio 2021, inoltrando l’apposito kit di richiesta presso gli Sportelli postali abilitati.

Brexit in Italia – Validità e documenti:

Questo permesso di soggiorno avrà durata annuale e sarà rinnovabile fino al termine del corso di studi, presentando la seguente documentazione:

Cosa è previsto per i lavoratori frontalieri?

Sono lavoratori frontalieri, in base all’art. 9 dell’Accordo di recesso, i cittadini del Regno Unito che esercitano un’attività economica conformemente all’articolo 45 o 49 del Trattato sul funzionamento dell’UE, in uno o più Stati in cui non soggiornano.

A partire dall’1 gennaio 2021, questi lavoratori, previa esibizione di idonea documentazione in grado di dimostrare che esercitano in Italia un’attività economica conformemente all’articolo 45 o 49 del Trattato sul funzionamento dell’UE, da prima del 31 dicembre 2020, potranno richiedere alla Questura della provincia in cui è ubicata la sede di lavoro un documento elettronico, di validità quinquennale, che attesta il loro status.

Cosa accade nel caso di mancata iscrizione anagrafica entro il 31 dicembre 2020?

I cittadini del Regno Unito che non risultino iscritti in anagrafe sul territorio italiano alla data del 31 dicembre 2020 non potranno godere dei benefici derivanti dall’Accordo di Recesso.

Ai fini del soggiorno in Italia dovranno, pertanto, richiedere un permesso di soggiorno come cittadini di Paesi terzi.

Cambio residenza prima di avere ottenuto il rilascio del documento di soggiorno elettronico?

Il cambio di residenza non impedisce al cittadino britannico di ottenere il rilascio del documento di soggiorno elettronico, a condizione che lo stesso risulti comunque iscritto in anagrafe entro il 31 dicembre 2020.

Se il cambio di residenza è avvenuto prima della richiesta dell’attestato d’iscrizione anagrafica, il cittadino britannico dovrà chiedere al Comune in cui si è trasferito l’attestato d’iscrizione anagrafica e poi presentarsi presso la Questura della provincia in cui ha sede il Comune di residenza per ottenere il documento di soggiorno elettronico.

Se il cambio di residenza è avvenuto dopo il rilascio dell’attestato d’iscrizione anagrafica da parte del Comune di precedente iscrizione anagrafica, il cittadino britannico potrà chiedere il documento di soggiorno elettronico alla Questura della Provincia alla quale appartiene il nuovo Comune di residenza, presentando una nuova attestazione di iscrizione anagrafica rilasciata dal Comune in cui risiede.

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