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Bonus 1.000 euro nel decreto Rilancio, però qualcuno dovrà farne a meno per il mese di maggio e per determinate categorie di lavoratori.
Questo quanto è stato stabilito dal testo precedentemente approvato nel tardo pomeriggio del 13 maggio dal Consiglio dei Ministri.
E’ seguita la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte dopo il decreto Rilancio che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Il bonus da 600 o 1.000 euro rimarrà una costante nonostante i vari nodi che ci siano stati numerosi nodi decisivi.
Il bonus di 600 euro è confermato anche per il mese di aprile per chi ne ha beneficiato a marzo, che poi aumenterà di 1.000 euro per chi ha subito una riduzione del fatturato.
Però qualche lavoratore dovrà restare escluso dal bonus 1.000 euro, come per esempio i lavoratori dello spettacolo, nello specifico dove sono state inserite nuove categorie di lavoratori rispetto al Cura Italia che percepiranno delle indennità.
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Chi è escluso dal bonus 1.000 euro nel dl Rilancio?
Il bonus di 1.000 euro lo troviamo all’interno nel decreto Rilancio. Per determinate categorie di lavoratori ovvero:
- Professionisti con partita IVA iscritti alla Gestione separata INPS;
- Co.co.co.;
- Autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago;
- Lavoratori stagionali del settore turismo;
- Stabilimenti termali del Cura Italia è prevista con il decreto Rilancio un bonus da 600 euro per il mese di aprile che diventa di 1.000 nel mese di maggio.
I lavoratori che sono principalmente esclusi dal bonus di 1.000 euro sono i lavoratori dello spettacolo, però rimarrà, anche per il mese di maggio, il bonus di 600 euro.
Nuove indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 al comma 10 si legge chiaramente:
“Ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che hanno i requisiti di cui all’art. 38 del decreto legge del 17 marzo 2020 del 2020 n. 18, convertito con modificazioni nelle legge 24 aprile 2020 n. 27, è erogata una indennità di 600 euro per ciascuno dei mesi di aprile e maggio 2020.”
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Si parla dell’articolo 38 del decreto Cura Italia e i requisiti che bisogna avere per i lavoratori dello spettacolo per i quali non lievita a 1.000 euro il bonus a maggio e coloro che resteranno esclusi, sono:
- Almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al Fondo;
- Un reddito non superiore a 50.000 euro;
- Non essere titolari di pensione.
Nel decreto rilancio tra gli esclusi dal bonus 1.000 euro sono presenti anche gli operai agricoli o braccianti per i quali il bonus purtroppo diventerà di 500 euro, dai 600 del Cura Italia o i professionisti iscritti agli ordini.
Quali sono i nuovi requisiti bonus lavoratori dello spettacolo?
Nonostante siano rimasti esclusi dal bonus 1.000 euro, è previsto che ci siano nuovi requisiti per poter accedere a quello che possiamo definire bonus lavoratori dello spettacolo. Ed è prevista un’indennità di 600 euro anche per i mesi di aprile e maggio 2020.
Si legge infatti che potranno accedere al bonus anche i lavoratori dello spettacolo che sono iscritti al Fondo che abbiano:
- 7 contributi giornalieri versati nel 2019;
- un reddito non superiore ai 35.000 euro.
Niente bonus di 1.000 euro, però aumenta il numero delle persone. Il decreto ha inoltre stabilito anche per il bonus lavoratori dello spettacolo che non ne hanno diritto:
“I lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione alla data di entrata in vigore della presente disposizione.”
Dunque anche ai lavoratori dello spettacolo che percepiscono il reddito di cittadinanza, fino alla cifra di 600 euro, è riconosciuto come abbiamo visto il beneficio.
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