Atto notorio per cittadinanza per rifugiati e apolidi
Sommario
L’atto notorio è un documento richiesto ai rifugiati e apolidi che intendono richiedere dopo 5 anni di permanenza in Italia la cittadinanza italiana per naturalizzazione.
L’atto notorio: Di che cosa si tratta?
L’atto notorio (o atto di notorietà o attestazione giurata) è un mezzo con il quale è possibile certificare stati, qualità personali e fatti (come la morte, la nascita, la sussistenza di un testamento e così via).
Per quanto riguarda l’atto notorio per cittadinanza puo essere richiesto dal cittadino rifugiato o apolide come documento sostitutivo del:
- Certificato penale (le proprie generalità) ;
- Certificato di nascita .
L’Atto notorio può essere richiesto direttamente al tribunale, alla cosiddetta cancelleria della volontaria giurisdizione.
In alternativa, è possibile richiedere la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che può essere resa davanti al sindaco o un suo funzionario incaricato (Segretario comunale).
Il secondo procedimento è più semplice e meno costoso. Bisogna presentarsi muniti dei seguenti documenti:
- Documenti d’identità sia del richiedente e che dei testimoni;
- Documenti specifici;
- Marca da bollo da 16 euro.
Cittadinanza italiana per rifugiati e apolidi:
La costituzione italiana tutela i rifugiati e apolidi presenti sul territorio italiano e dopo 5 anni di residenza legale sul territorio italiano possono richiedere la cittadinanza italiana.
Un requisito fondamentale per la richiesta è quella di possedere un reddito per almeno anni.
Non possono richiedere la cittadinanza per rifugiati e apolidi che usufruiscono di protezione sussidiaria o di protezione umanitaria.
Domanda cittadinanza italiana per rifugiati e apolidi:
La cittadinanza italiana per rifugiati e apolidi avviene per naturalizzazione del richiedente. deve essere effettuata online al sito del Ministero dell’Interno. Inoltre la seguente documentazione::
- Il certificato di nascita legalizzato o apostillato;
- Il certificato penale del paese di origine anch’esso legalizzato. Se il richiedente era presente sul territorio italiano, non c’è bisogno di presentare questo documento);
- Ricevuta del contributo obbligatorio da 250 euro;
- Marca da bollo da 16 euro;
- Documento di riconoscimento: (Passaporto, carta d’identità o documento equipollente);
- Atto notorio o autocertificazione;
- Copia certificato dello status di rifugiato o apolide.
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