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Può contratto indeterminato diventare determinato? In quali casi avviene? In questo articolo cerchiamo di capire cosa prevede il codice civile in materia.
Contratto a tempo determinato:
Il contratto a tempo determinato è una tipologia di contratto di lavoro subordinato, nel quale è prevista una durata predeterminata.
E’ proprio l’indicazione di un termine che lo distingue dal contratto a tempo indeterminato.
L’apposizione del termine, deve risultare dall’atto scritto, in caso contrario il contratto può essere considerato nullo!
La precedente affermazione non è valida per i rapporti di lavoro di durata non superiore a dodici giorni.
La durata massima di un contratto a tempo indeterminato è fissata in dodici mesi e può essere elevata a ventiquattro mesi solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
- Esigenze temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività;
- Esigenze sostitutive di altri lavoratori;
- Esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell’attività ordinaria.
La proroga è possibile fino a un massimo di quattro volte, indipendentemente dal numero dei rinnovi.
Se il numero delle proroghe sia superiore, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della quinta proroga.
Contratto a tempo indeterminato:
Il contratto a tempo indeterminato è una tipologia di contratto di lavoro subordinato, sottoscritto da un lavoratore subordinato e dal datore di lavoro.
Con il seguente contratto con il dipendente si impegna a prestare la propria attività lavorativa, a fronte del pagamento di una retribuzione,
La caratteristica principale del contratto a tempo indeterminato è la mancanza del vincolo di durata.
Il contratto a tempo indeterminato infatti non contiene una scadenza prestabilita, in quanto il rapporto di lavoro verrà meno solamente nei casi di:
- Pensionamento del lavoratore;
- Dimissioni del lavoratore;
- Licenziamento;
- Fallimento dell’azienda.
Può contratto indeterminato diventare determinato?
Ciò che pochi sanno è che in Italia non esiste nessuna norma che vieta di trasformare un rapporto di lavoro con contratto a tempo indeterminato in un contratto a tempo determinato.
Secondo il codice civile, affinché un contratto indeterminato possa diventare determinato c’è bisogno dell’assenso scritto delle parti, analogamente a quanto avviene per le modifiche a qualsiasi contratto.
L’imprenditore o il datore di lavoro, quindi, non può trasformare il contratto senza chiedere informare il lavoratore subordinato.
La possibilità che un lavoratore decida di perdere delle garanzie è però particolarmente remota e quindi questa è una casistica molto rara.
Può però capitare che un datore di lavoro decida di licenziare un dipendete che si rifiuta di sottoscrivere un contratto a tempo determinato
In questo caso il lavoratore dovrà impugnare il licenziamento entro 60 giorni dalla sua comunicazione. Il lavoratore potrà quindi beneficiare del reintegro e, se dimostrata la natura ritorsiva del licenziamento, anche richiedere un risarcimento.
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