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Pensione rimane anticipata fino al 2027: Le novità!

Pensione rimane anticipata – Ottime novità per le persone che vogliono ottenere la pensione anticipata. E con il decreto 4/2019 i requisiti sono stati bloccati.

Ciò fino al 1° gennaio 2027, e quindi non arriverà nessuna variazione innovativa.

Di conseguenza possiamo tirare un sospiro di sollievo, per gli anni a venire non sono previsti cambiamenti.

Però la cosa più importante è che non dovrebbero essere in arrivo delle cattive sorprese.

Ciò vuol dire che i dipendenti che vi volevano accedere saranno in grado di ottenere delle chance che la legge garantisce al giorno d’oggi fino a minimo il 31 dicembre 2026.

I requisiti rimarranno gli stessi!

Pensione rimane anticipata: requisiti bloccati per sette anni!

I requisiti per la pensione saranno adeguati ogni paio d’anni, come alcuni di voi già sapranno.

E’ la Legge Fornero ad averlo previsto, che ha obbligato a seguire questi aggiornamenti per poter adeguare l’età di uscita dal mondo lavorativo alla speranza di vita.

Il principio che ritroviamo all’interno di questi aggiornamenti è semplice:

Nel momento in cui si accerta, statisticamente, che si vive di più è necessario lavorare più anni per accedere alla pensione.

Si tratta di un sistema primario per essere in grado di garantire la sostenibilità del sistema previdenziale, e che ha incluso anche la pensione anticipata.

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Si sono evitati i requisiti contributivi per essere grado di accedere alla pensione anticipata senza che questa venga aumentata di 5 mesi dal 1° gennaio 2019.

Però non solo, nel medesimo momento è stato evitato un probabile aumento dei requisiti negli anni bienni a venire.

Di conseguenza sono stati fermati degli adeguamenti del 1° gennaio 2021, del 1° gennaio 2023 e del 1° gennaio 2025.

Pensione rimane anticipata: focalizziamoci sui requisiti!

Non sarà modificato nessun requisito contributivo fino al 1° gennaio 2027.

Almeno fino a quella data resteranno validi i requisiti per poter ottenere la pensione anticipata valida fino ad oggi.

Ecco i requisiti che sono richiesti:

  • Aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi, indipendentemente dall’età per gli uomini;
  • Aver maturato 41 anni e 10 mesi di contributi, indipendentemente dall’età per le donne.

In tutte e due, poter calcolare i requisiti, si dovrà tener conto di un massimo di cinque anni di contributi che verranno accreditati direttamente dall’Inps.

Il decreto 4/2019 ha purtroppo creato un problema per i dipendenti. Ovvero quello di rinviare anche i termini dell’entrata in vigore della pensione anticipata.

Sarà necessario, a contrario dell’inizio, aspettare l’apertura di un finestra mobile in determinate situazioni.

All’interno dell’articolo 17 del decreto viene trascritto che saranno in grado di accedere alla pensione anticipata le persone che:

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Conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi.

Quali requisiti non sono bloccati?

Bisogna poi affermare che il blocco dei requisiti fino alla data del 31 dicembre 2016, non include anche l’opzione contributiva.

Ciò ha subito un grande incremento della durata di 5 anni, il 1° gennaio 2019.

L’aumento di ben 5 anni ha incluso anche il requisito anagrafico, previsto con l’adeguamento della speranza di vita.

E’ importante ricordare che solo e soltanto fino al 1° gennaio 2022 quanti rientrano interamente nel regime contributivo per il calcolo della pensione, hanno la certezza di riuscire ad entrare in pensione nel momento in cui compiranno 64 anni ed avranno maturato 20 anni di contributi.

In seguito a questa data tutto sarà modulato in base alle aspettative di vita.

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