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Il Governo ha deciso di richiedere la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre.
Ha dichiararlo è stato proprio il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in visita alla scuola media Francesco Gesuè a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta.
E’ richiesta la massima attenzione di tutti:
«Ieri in Consiglio dei ministri – ha dichiarato il premier – abbiamo fatto un aggiornamento, c’è stata una discussione e abbiamo convenuto che allo stato della situazione, che comunque continua ad essere critica per quanto la curva del contagio sia sotto controllo, è richiesta la massima attenzione da parte dello Stato, delle sue articolazioni e anche dei cittadini. Quindi abbiamo convenuto che andremo in Parlamento a proporre la Proroga dello stato di emergenza».
Il governo è stato sollecitato anche dal Comitato tecnico scientifico, sulla richiesta per la proroga dello stato di emergenza.
E’ di grande peso scelte dell’andamento dei contagi che si riscontra su numerosi Paesi europei tra cui in primis:
- Francia;
- Spagna;
- Gran Bretagna.
Cosa è e cosa prevede la proroga dello stato di emergenza?
Lo stato di emergenza rende possibile agire in deroga su numerosi aspetti della vita pubblica.
Ed anche con una serie di strumenti che conosciamo molto bene a causa di questi ultimi mesi:
- I decreti della presidenza del Consiglio;
- Le ordinanze del ministero della Sanità.
Verranno emanati solamente nel caso di emergenza e vengono ridotti di molti i tempi per poter adottare le misure urgenti.
Può continuare lo smart working:
Sono presenti altri effetti sulla vita quotidiana di tutti i cittadini.
Con lo stato di emergenza viene consentito ai dipendenti e privati di ricorrere allo smart-working.
E sarà necessario vedere nuovamente le norme volte a tutelare le regolare il lavoro da casa.
Il lavoro a distanza, si è rivelato molto utile per i numerosi settori produttivi per poter fornire in continuo i servizi anche nel picco della pandemia.
Lo Stato controlla le Regioni con la proroga dello stato di emergenza:
Ciò consente di avere maggiore controllo sulle regioni sempre grazie allo stato di emergenza.
Le regioni saranno comunque in grado di firmare ordinanze, come al solito.
Però le linee guida dovranno essere consegnate all’esecutivo che proseguirà quindi ad avere delle funzioni di «cabina di regia».
E ciò potrebbe dettare la linea che verrà adattata sulle situazioni dei contagi nelle varie aree dell’Italia.
Il monitoraggio settimanale sui dati:
Assieme allo Stato di Emergenza persisterà il monitoraggio settimanale da parte del Ministero della Salute sui dati forniti dalle Regioni singole.
Sarà così possibile verificare l’evoluzione dell’epidemia nel nostro Paese con in controllo capillare e poter così calcolare l’indice di trasmissione del Coronavirus.
Però sarà necessario per essere in grado di valutare la tenuta della rete ospedaliera ed anche delle emergenze probabili nelle terapie intensive.
Notizie sui focolai e restrizioni:
Questo monitoraggio potrà dare la possibilità di ricevere:
- Notizie immediate sui focolai;
- Dati importanti per poter modulare le aperture oppure le chiusure di determinate aree della Penisola.
Assieme allo stato di emergenza il governo potrà anche scegliere delle restrizioni all’ingresso del Paese per altri cittadini che provengono da altri stati.
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