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L’assegno unico universale per figli è finalmente diventato legge in seguito al via libera dato all’unanimità dalla Camera nel luglio 2020.
Vediamo insieme come funziona richiedere l’assegno unico per ogni figlio a carico.
Cos’è l’assegno unico per ogni figlio a carico?
Partendo dal settimo mese della gravidanza fino ai 18 anni del figlio ogni nucleo famigliare sarà in grado di richiedere di ricevere mensilmente un contributo di sostegno economico compreso tra i 50 e i 250 euro.
Si sarà in grado di prorogare la domanda di assegno, il cui importo verrà però diminuito, fino al compimento dei 21 anni del figlio/a a carico del nucleo familiare.
Questa possibilità verrà solamente concessa nel caso in cui il figlio studi all’università, svolga il Servizio civile, abbia un lavoro a basso reddito, oppure sia disoccupato.
Come verrà erogato l’assegno unico per ogni figlio a carico?
L’assegno sarà erogato, con la medesima somma, a tutte e due i genitori in forma di credito d’imposta o come denaro.
Nel caso in cui i genitori siano separati o divorziati l’assegno sarà erogato al genitore a cui è stato assegnato l’affidamento del figlio.
Se invece si tratta di un figlio maggiorenne potrà essere erogato direttamente a lui/lei.
Questo bonus potrà essere cumulabile con il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza e anche con aiuti definiti dagli enti locali.
Chi ne ha diritto?
A meno che non ci siano specifiche attuative, per avere diretto all’assegno unico per ogni figlio a carico sarà si dovranno rispettare due criteri principali:
Sarà necessario essere soggetti al pagamento dell‘imposta sul reddito in Italia.
- Il contributo è rivolto a tutti i lavoratori, sia quelli a tempo indeterminato, indeterminato, autonomi, con partita Iva, o incapienti;
- Sarà necessario essere cittadini italiani, cittadini dell’Unione Europea o extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo, che sia di lavoro o di ricerca, e residenti in Italia da almeno due anni.
Come calcolare l’importo?
Il criterio principale è l’indicatore Isee. Però sono presenti dei fattori che fanno aumentare il valore di questo bonus.
L’assegno aumenterà d’importo se il figlio è disabile, nel caso in cui la madre avesse di 21 anni o se oltre a lui ci sono a carico almeno altri due figli.
Nel caso di figli disabili, l’assegno sarà riconosciuto anche oltre i 21 anni di età.
La normativa, generalmente, si basa su questi princìpi:
- Una quota fissa tra i 50 e i 100 euro;
- Una quota variabile in base all’Isee (quest’ultimo, se dovesse superare i 60 mila euro, annullerebbe la componente variabile);
- L’assegno verrà maggiorato per i figli successivi al secondo e per quelli con disabilità (per questi, la maggiorazione dovrà essere tra il 30 e il 50%);
- Un altro requisito che inciderà sull’importo sarà l’età del figlio, a partire dai 18 fino ai 21 anni, il contributo sarà inferiore rispetto a quelli versato ai minorenni;
- Tuttavia i figli, per continuare a ricevere l’assegno dopo la maggiore età, dovranno essere iscritti a percorsi di formazione scolastica, tirocini, o avere la disoccupazione.
L‘importo medio per ogni famiglia sarà pari a circa 2.991 euro l’anno.
Come si richiede l’assegno unico per ogni figlio a carico?
L’assegno unico dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1° luglio 2021.
Per poterlo richiedere, bisogna aspettare altre specificazioni, sarà necessario presentare il calcolo dell’Isee.
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