Lombardia in zona gialla, Roberto Speranza, Il ministro della Salute, sui dati e le indicazioni della Cabina di Regia, dovrà firmare in giornata nuove ordinanze che entreranno in vigore a partire da lunedì 1 febbraio.
E non a partire da domenica 31 gennaio, come si pensava in un primo momento, in linea con le scansioni temporali delle ultime ordinanze.
Saranno in area arancione Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Per quanto riguarda le altre Regioni e Province Autonome — inclusi anche la Lombardia e il Lazio, a sorpresa — sono in area gialla.
Non sono presenti regioni oppure province autonome in zona rossa.
Il giorno di venerdì 29 gennaio, il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità ha sottolineato che l’indice Rt nazionale è ancora in calo rispetto alla settimana scorsa, ed è diminuito da 0,97 a 0,84 nella settimana 18-25 gennaio.
E’ diminuita tuttavia anche l’incidenza dei casi: 289,35 ogni 100.000 abitanti anziché 339,34 del periodo 4-17 gennaio.
Secondo i calcoli effettuati, la Lombardia sarebbe dovuta rimanere in zona arancione, in quanto la collocazione in questa zona era arrivata il 22 gennaio.
Come già a nostra saputa, non si potrà cambiare colore — andando verso una zona con norme meno rigide di contenimento della pandemia — prima che siano trascorse due settimane.
Però il ministero ha deciso di considerare come settimana in «arancione» anche quella tra il 17 e il 24 gennaio, quando la Lombardia fu in zona rossa per un errore.
Lombardia in zona gialla: Qual è l’indice Rt nelle varie Regioni?
Vediamo insieme qual è l’indice Rt nelle varie regioni:
- Abruzzo: 0,81;
- Basilicata : 0,91;
- Calabria: 0,82;
- Campania: 0,97;
- Emilia Romagna: 0,77;
- Friuli Venezia Giulia: 0,68;
- Lazio: 0,73;
- Liguria: 0,87;
- Lombardia: 0,84;
- Marche: 0,88;
- Molise: 1,51;
- Piemonte: 0,82;
- Alto Adige: 0,80;
- Trentino: 0,56;
- Puglia: 0,90;
- Sardegna: 0,81;
- Sicilia: 0,98;
- Toscana: 0,95;
- Umbria: 0,96;
- Valle d’Aosta: 0,82;
- Veneto: 0,61.
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