Sommario
La certificazione unica per colf e badanti deve essere consegnata dal datore di lavoro e deve essere obbligatoria.
Per cui vale anche per i lavoratori domestici come colf e badanti che sono assunti.
Inoltre, ricordiamo che non occorre compilare il modello certificazione unica dell’agenzia delle entrate.
Bisogna compilare il modello di guardo la dichiarazione sostitutiva.
Certificazione Unica per colf e badanti 2021:
Resta facoltativa la data in cui occorre consegnarla che non deve essere per forza per il 31 marzo.
La certificazione unica è un documento essenziale per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Per i datori di lavoro di colf e badanti è prevista una disciplina specifica.
Occorre che venga consegnata una dichiarazione sostitutiva della certificazione unica 2021 che è un po’ come l’ex CUD per i lavoratori dipendenti.
Il datore di lavoro per le colf e badanti non deve inviare all’agenzia delle entrate.
Ma ricordiamo che è un esonero solo parziale.
Per cui la certificazione unica che era chiamato precedentemente CUD ma con leggere differenze.
Deve essere consegnata entro 30 giorni dalla scadenza della dichiarazione dei redditi 2021.
Questo servirà alle colf e alle badanti al momento della presentazione della dichiarazione di redditi.
Ma anche nel momento in cui si effettua il calcolo dell’Isee familiare e pratiche per il pratiche per il rinnovo del permesso di soggiorno.
Scadenza Certificazione Unica 2021 per colf e badanti:
Queste sono che il il datore non è visto come sostituto di imposta e non è tenuto di norma a rilasciare.
Infatti si va a parlare di un’attestazione che deve essere data al lavoratore 30 giorni prima della scadenza della dichiarazione di reddito dei redditi.
Come compilare la dichiarazione sostitutiva 2021?
Sarà l’Assindatcolf a dare informazioni su come poter compilare la dichiarazione sostitutiva 2021:
I datori di lavoro dovranno inserire le informazioni:
- Dati anagrafici del lavoratore e del datore di lavoro, comprensivi di codice fiscale;
- L’anno di riferimento, in questo caso il 2020;
- Il totale delle somme lorde erogate nello stesso periodo di riferimento comprese le somme corrisposte a titolo tredicesima, eventuali anticipi/liquidazioni di TFR, nonché degli importi trattenuti al lavoratore per versamenti Inps e Cassacolf;
- Il valore del vitto e alloggio usufruito se il lavoratore è convivente.
Ricordiamo che il datore di lavoro che decide di assumere con un regolare contratto possono beneficiare di alcune agevolazioni fiscali.
Riguarda precisamente una riduzione dei contributi Inps e la parziale detrazione dello stipendio della badante.
Ricordiamo che unicamente per chi ha un reddito che non superiore i 40 mila euro.
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