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Bonus vacanze – L’isee delle famiglie che potranno richiedere il bonus il tax credit vacanze, è salito a 50 mila euro (a fronte dei 35 mila indicati in precedenza).
Ciò è quanto previsto dalla norma della più recente bozza del dl Rilancio. Un provvedimento “molto consistente” ha sottolineato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Ed ha spiegato che i nodi politici sono stati superati e ora si tratta solo di chiudere le norme nei dettagli.
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Cos’è il bonus vacanze?
Il bonus vacanze sarà disponibile a partire dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2020 “per il pagamento di servizi offerti. Sempre per quanto riguarda l’ambito nazionale dalle imprese del settore turistico ricettive e dai bed&breakfast che esercitano attività turistico ricettiva in possesso dei titoli prescritti dalla normativa nazionale e regionale”.
Il credito che di potrà utilizzare da un solo componente per nucleo familiare, è attribuito nella misura di 500 euro per ogni nucleo familiare.
La misura per quanto riguarda il credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone. E invece di 150 euro per quelli che sono composti da una sola persona.
Affinché venga riconosciuto il tax credit vacanze, viene in un secondo momento spigato nella bozza del Dl Rilancio
- “A pena di decadenza le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva;
- Il totale del corrispettivo deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale ai sensi dell’art. 2 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, nel quale è indicato il codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito;
- Il pagamento del servizio dovrà succedere senza alcun l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator”.
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Come bisogna utilizzare il Bonus vacanze?
Il bonus potrà essere utilizzato solamente nella misura dell’80% sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto. Invece per il 20% in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi.
Se ne occuperà l’Agenzia delle entrate, sulla base dei dati che sono stati forniti dall’Inps, per essere in grado di individuare i nuclei familiari. Oltre alle modalità di rimborso dello sconto sul corrispettivo dovuto ai fornitori dei servizi.
Lo sconto di cui parliamo sarà rimborsato al fornitore dei servizi “sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione. Con oltre la facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari”.
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