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Bonus figli fino ai 14 anni (come richiederlo) – E’ ormai sicura l’introduzione del bonus figli fino ai 14 anni nel nuovo decreto aprile 2020 con un totale assegno che può variare da 80, 120 e 160 euro sulla base dell’ISEE.
La ministra per la famiglia Elena Bonetti ha detto: “Nel nuovo decreto di aprile da oltre 50 miliardi di euro per l’emergenza coronavirus ho voluto proporre questa misura: un assegno straordinario per tutti i figli”.
A poi aggiunto: “Si tratta di estendere quell’assegno di natalità che abbiamo introdotto nella legge di bilancio solo per i nuovi nati 2020 a tutti i minori di 14 anni. L’assegno è calibrato a seconda del reddito Isee e va da 160 a 80 euro al mese”.
Bisogna ricordare che l’assegno universale straordinario non si può ancora richiedere dato che è ancora una misura ancora al vaglio del governo.
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Cos’è il Bonus figli fino ai 14 anni?
Come ha già dichiarato la Ministra Bonetti, nel Dl di aprile si proporrà un’ampliamento dell’assegno universale di natalità. Precedentemente introdotto con il testo della legge di Bilancio 2020 per i nuovi nati 2020 a tutti i minori di 14 anni.
Stando alla proposta fatta dalla ministra Bonetti, perciò con il bonus figli fino a 14 anni alle famiglie dovrebbe spettare un assegno universale straordinario con un totale che varia in base al reddito ISEE della famiglia bonus:
- 160 euro, per i redditi fino a 7.000 euro;
- 120 euro per i redditi tra 7.001 e 40.000 euro;
- 80 euro per le famiglie con redditi sopra i 40.000 euro.
Vediamo insieme il bonus figli fino ai 14 anni e come richiederlo.
Bonus figli fino ai 14 anni: Come richiederlo?
L’assegno unico universale ha previsto che per ogni figlio che è nato a partire da gennaio 2020, la famiglia sarà in grado di beneficiare del seguente importo assegno di:
- 160 euro al mese: redditi fino a 7.000 euro;
- 120 euro al mese: per i redditi tra 7.000 e 40.000 euro;
- 80 euro al mese: per i redditi sopra 40.000 euro.
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Bonus figli fino ai 14 anni requisiti 2020:
I requisiti per quanto riguarda il bonus figli straordinario, dovranno ancora subire un’attenta analisi, comunque potrebbero essere i seguenti:
- Avere almeno un figlio a carico minore di 14 anni;
- Non ci sono limiti reddito per accedere al bonus straordinario figli, coronavirus.
L’ISEE sarà necessario solamente per essere in grado di determinare l’importo spettante.
Quanto spetta alle famiglie con l’assegno unico?
Per tutte le mamme che avranno un figlio nato adottato o in affido, nel 2020, hanno diritto al bonus per 1 anno, pari all’importo di:
- 80 euro al mese per chi ha un reddito al di sopra dei 40.000 euro;
- 120 euro al mese: per chi ha redditi tra 7.001 e 40.000 euro;
- 160 euro al mese per i redditi pari o inferiori a 7.000 euro.
Bonus importo secondo figlio aumento del 20%:
- 96 euro al mese per chi ha un reddito al di sopra dei 40.000 euro;
- 104 euro al mese per chi ha un reddito tra 39.999 euro e 7.001 euro;
- 192 euro al mese per i redditi pari o inferiori a 7.000 euro.
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Assegno unico universale dal 2021:
Il nuovo assegno sarà una misura in grado di prevedere una proposta rivoluzionaria. Ovvero quella di poter azzerare tutte le forme di sostegno alle famiglie, che si trovano con almeno un figlio a carico.
Assieme al bonus figli a carico è stata prevista anche l’introduzione di un’altra misura rivolta sempre alle famiglie con figli. Quella che prevede un totale azzeramento delle rette per che frequenta asili nido e micro nidi a partire dall’anno scolastico 2020-2021. Con un’ampliamento dell’offerta dei posti disponibili, soprattutto nel Mezzogiorno.
Nello specifico la Manovra 2020 è stata rinviata al 2021, però dal 2020 nel frattempo parte un maxi fondo per la famiglia in cui confluiranno le risorse del:
- bonus nascita 2020;
- bonus bebè 2020;
- + altre risorse,
- bonus asilo nido 2020;
- sarà di conseguenza istituito il nuovo assegno universale e la Carta bimbi per pagare servizi come la retta dell’asilo nido o la baby sitter.
Inoltre all’inizio del 2021, entrerà in vigore l’assegno unico per figli a carico.
Quando un figlio è considerato a carico?
Un figlio viene considerato a carico quando, il suo reddito non supera quello di 2.840,51 euro, tenendo conto anche le seguenti voci:
- Reddito dei fabbricati: prodotto dall’applicazione della cedolare secca sulle locazioni.
- Eventuali retribuzioni erogare da Enti, organismi Internazionali, consolati, Chiesa ecc.
- La quota esonerata dei redditi di lavoro dipendente, effettuato nelle zone di frontiera.
- Reddito d’impresa o di lavoro autonomo soggetto all’imposta sostitutiva dei contribuenti minimi .
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