Sommario
La questione delle imposte sarà semplificata grazie all’unione dell’Imu e del Tasi, senza alcun mutamento della’aliquota a quale rimane invariata: scompare la TASI e l’unica imposta sulla casa sarà rappresentata dall’IMU.
I Comuni potranno inoltre portare l’aliquota IMU massima all’1,14%, incamerando anche la TASI.
Da leggere: Imu pagamento obbligatorio anche senza residenza? Ecco la verità..
Le detrazioni fiscali:
La detrazione sul mutuo primo casa al 19% resta invariata, qualunque sia l’ammontare del reddito. E’ però fondamentale come per il mutuo prima casa e tutte le detrazioni al 19%, che il pagamento avvenga attraverso modalità tracciabili (occorrono prove riguardanti il pagamento).
Quali sono i bonus casa 2020 previsti per la ristrutturazione?
Vediamo di seguito i bonus edilizia a cui è possibile accedere grazie alla Manovra 2020.
Bonus ristrutturazioni 2020:
Il bonus ristrutturazioni 2020 è stato riconfermato per l’aliquota di detrazione e per il tetto massimo incentivatile.
Questo bonus prevede detrazioni IRPEF applicate con un’aliquota pari al 50% su un massimo di spesa pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
Tali detrazioni hanno una durata di 10 anni e spettano ai contribuenti che effettuano lavori di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.
Il bonus mobili 2020:
E’ l’agevolazione che spetta a chi ha eseguito interventi di ristrutturazione effettuati prima dell’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Come per i lavori di ristrutturazione la percentuale detratta è del 50% relativa ad un massimo di spesa di 10.000 euro.
Detrazioni per mobili ed elettrodomestici:
Collegato al bonus ristrutturazioni, anche il bonus mobili è stato rinnovato per il 2020. I contribuenti che approfittano del bonus mobili possono detrarre il 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 10.000 euro se effettuano lavori di ristrutturazione e comprano mobili nuovi o elettrodomestici di classe elettronica A+ e A per arredare l’immobile ristrutturato.
Come per l’anno precedente, per poter ottenere la detrazione fiscale, è necessario comunicare i dati relativi alle spese sostenute per l’acquisto di forni, frigoriferi, lavastoviglie, piano cottura elettrici, lava-asciuga e lavatrici.
Eco-bonus 2020:
L’eco-bonus è la detrazione Irpef spettante ai contribuenti che effettuano lavori per il risparmio energetico su edifici esistenti. Il bonus viene erogato sotto forma di riduzione delle imposte.
Sarà prevista una detrazione del 50-65% per chi effettua interventi di risparmio energetico, per un massimo di spesa pari a 100.000 euro da suddividere in 10 anni.
La percentuale di detrazione varia in base al tipo di lavoro effettuato, dal 50% al 70%, fino ad arrivare ad un massimo dell’85% per i lavori in condominio.
Da leggere: Bonus TARI 2020: (cos’è e come ottenerlo) | Stranieri d’Italia
Bonus verde 2020:
Si tratta dell’agevolazione verrà prorogata e prevede una detrazione pari al 36% per la riqualificazione urbana da privati e condomini per giardini, terrazzi ma anche balconi e per chi è impegnato nel finanziamento di lavori per il verde pubblico.
Nello specifico la detrazione riguarda le spese sostenute per i lavori di sistemazione a verde degli edifici esistenti.
Il bonus verde fu confermato lo scorso anno ed ora verrà prorogato definitivamente anche per l’anno in corso, come ha confermato con il Decreto Milleproroghe che ha avuto il via libera il 21 dicembre.
La proroga conferma la detrazione ripartita in 10 quote annuali di pari importo per un importo massimo di 5.000 euro per ogni unità immobiliare a uso abitativo, che comprende anche eventuali spese di progettazione e manutenzione legate alla realizzazione degli interventi.
Sisma-bonus 2021:
Tale bonus è previsto anche per il 2021 permetterà la detrazione incentiva con aliquote che variano dal 70% al 85%, riguarda i lavori di consolidamento strutturale e di sicurezza degli edifici esistenti, per il miglioramento di almeno 1 classe di rischio sismico.
Mutuo prima casa:
Grazie al decreto crescita, verrà garantito il 50% del capitale investito ed è accessibile:
- a giovani coppie ( con almeno un componente under 35);
- abitanti in affitto in case popolari;
- nuclei con un solo genitore e con figli minori;
- giovani di età inferiore a 35 anni con rapporto di lavoro atipico.
Attenzione però, il mutuo non può superare i 250 mila euro.
Da leggere: Bonus affitto 2020: Come funziona la Legge di Bilancio 2020 novità
La scelta del mutuo: fisso, variabile e surroga
Il debitore qualora sia in corso la procedura sula prima casa può chiedere la rinegoziazione del mutuo o la surroga a una banca, il cui ricavato deve essere utilizzato per estinguere il mutuo in essere, con assistenza della garanzia del Fondo di garanzia per la prima casa.
I soggetti concorrenti in questa operazione devono essere:
- il consumatore (il debitore) che non deve assolutamente con un’impresa,;
- il debitore deve essere un consumatore (non un’impresa);
- il creditore ovvero una banca terza;
In questo caso il mutuo (di garanzia ipotecaria di primo grado) deve già essere rimborsata al 10% e il debito complessivo non deve essere superiore a 250 mila euro. La questione del rimborso è in ogni caso regolata dall’articolo 41-bis del decreto fiscale nel quale sono contenuti anche i requisiti.
Lo sconto in fattura:
Tra le varie novità introdotta ecc quella riguardante lo scontrino fattura. La novità assoluta introdotta con l’art. 1 comma 219 della Manovra riguarda, però, il bonus facciate; con l’art. 70 invece la Legge di Bilancio ha modificato le modalità dello “sconto in fattura”, già introdotto durante lo scorso anno.
Dal 1°gennaio 2020 inoltre, esclusivamente per gli interventi di ristrutturazione importante di primo livello (come detta il decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015) con un importo dei lavori pari o superiore a 200.000 euro, il beneficiario delle detrazioni può decidere di richiedere, un contributo della stessa somma, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto.
Tale sconto sarà anticipato da colui che ha effettuato gli interventi, il quale verrà di seguito rimborsato sotto forma di credito d’imposta.
Il fornitore che ha effettuato gli interventi ha a sua volta facoltà di cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi. Rimane in ogni caso esclusa la cessione a istituti di credito e ad intermediari finanziari.
Inoltre…
La Legge di Bilancio 2020 con il comma 188 dell’art. 1 viene riconosce un credito d’imposta, nel limite massimo complessivo di 1,5 milioni di euro per degli anni 2020 e 2021 (ciascuno), per le spese giustificate per l’acquisizione e la predisposizione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo, al fine di aumentare il livello di sicurezza degli immobili.
I nostri visitatori hanno letto anche:
- Contributo affitto 2020: Cos’è e come funziona
- Rinnovo del passaporto 2020: Le novità!
- Sanatoria 2020: “Regolarizziamo chi ha un contratto di lavoro”