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Finalmente arriva il tanto richiesto bonus in busta paga. Tra pochi giorni numerosi lavoratori saranno in grado di ricevere il pagamento dello stipendio per il mese di luglio.
Ovvero il primo a contenere primo la ‘maggiorazione’ pari ad un massimo di 100 euro ed ad un minimo di circa 20.
Il decreto sul taglio del cuneo fiscale, che è stato poco votato dopo la finanziaria, è entrato in vigore dal 1° luglio.
Però il gran numero delle persone che lavorano, vedranno questo bonus solamente all’interno della busta paga. Che arriverà a fine mese oppure nei primi giorni del mese di agosto .
La maggior parte dei contratti collettivi hanno previsto l’obbligo per quanto riguarda i datori di lavoro di pagare i dipendenti entro il giorno 10 del mese che segue quello lavorato.
Invece i dipendenti pubblici verranno pagati entro il 27 del medesimo mese.
Il bonus arriverà di conseguenza tra pochi giorni, invece i dipendenti del privato dovranno – teoricamente -aspettare un po’ di più.
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Bonus in busta paga, penalizzati i redditi bassi?
All’interno della prossima busta paga, i lavoratori che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro fine maggio saranno in grado di ricevere il rimborso Irpef. Che varia al variare delle spese portate in detrazione.
Invece per quanto riguarda il bonus in busta paga, il meccanismo di questa misura è ormai noto alla maggior parte delle persone.
All’interno della tabella si riassumono brevemente gli importi. La parte più incredibile è che i redditi medio-bassi verranno più penalizzati (o se vogliamo i meno avvantaggiati) da parte della riforma.
Per coloro che erano in grado di beneficiare della misura piena del bonus di 80 euro la maggior parte sarà infatti di appena 20 euro.
Invece riceveranno somme migliori coloro che hanno un reddito lordo superiore ai 24.600 euro l’anno.
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Gualtieri assicura: la riforma fiscale si farà!
Nel mentre nella giornata di ieri il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha sottolineato che è stato:
“Ripreso il lavoro sulla riforma fiscale, che era in corso prima dell’emergenza Covid”.
La supposizione è quella di rimodulare gli scaglioni Irpef che incidono all’interno delle buste paga dei lavoratori. In che modo però è tutto da decifrare.
Dovrebbe debuttare il prossimo gennaio la nuova riforma del governo, sempre coperture permettendo.
Secondo le ideologie del ministro Gualtieri, il taglio del cuneo è:
“Il primo tassello di riforma fiscale” che però “non è sufficiente e per questo avevamo avviato il lavoro che adesso è ripreso.
Procediamo anche sulla diretta partecipazione del presidente del Consiglio per convocare il tavolo sulla riforma fiscale e accelerare il lavoro”.
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