Bonus bancomat 480 euro: Ecco come funziona!

Il bonus bancomat è stato incluso nel Decreto Lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 30 giugno e prevede un bonus fino a 480 euro. Vediamo allora come funziona e chi ne può beneficiare.

Cos’è il bonus bancomat:

Si tratta di un credito di imposta che si cumula con gli altri disponibili. Il Bonus viene riconosciuto anche per le spese di commissione, oltre che per gli strumenti di tracciamento.

Nel decreto viene specificato che è valido anche per il noleggio, oltre che per l’acquisto, ma uno dei requisiti è la memorizzazione del trasferimento tramite registratore di cassa.

A chi spetta il bonus bancomat 480 euro:

Gli aventi diritto sono tutti quei lavoratori che sono titolari di partita Iva e che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali, nel caso di utilizzo di mezzi di pagamento elettronico collegati ai registratori di cassa o a strumenti evoluti di pagamento.

Il bonus bancomat è dunque destinato a chi acquista strumenti evoluti di pagamento digitale in grado di memorizzare ed inviare i dati all’Agenzia delle entrate e a chi si munisce di POS e di strumenti che consentono i pagamenti in modalità elettronica.

Come viene calcolato il bonus bancomat:

La percentuale scende al 40% per i contribuenti compresi tra 200mila ed 1 milione di euro, mentre viene decurtata al 10% per chi invece rientra nella fasca tra 1 milione e 5 milioni.

Questo credito viene riconosciuto per l’acquisto di un POS, mentre il vero e proprio Bonus Bancomat viene riconosciuto fino ad un massimo di 320 euro in base a queste condizioni:

Per sfruttare questo credito, infine, fa preparato un modello F24 da portare poi in compensazione nella dichiarazione dei redditi.

Cosa fare per ottenere il bonus bancomat 480 euro:

Lo strumento di pagamento digitale andrà a memorizzare ed inviare ogni tipo di transazione, quindi il rimborso verrà conteggiato sotto forma di credito di imposta direttamente in dichiarazione dei redditi.

Si potrà ottenere il rimborso esclusivamente a spese sostenute, e questo non contribuisce a formare reddito per il titolare di partita Iva.

E’ bene mettere in evidenza che il credito di imposta maturato in relazione al bonus bancomat dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa, e questo non solo all’anno in cui è maturato, ma anche a quelli in cui è utilizzato.

Bonus Bancomat 2021, ecco a chi spetta la misura da 480 euro

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