Aspettativa non retribuita: Riscatto ai fini della pensione!

L’aspettativa non retribuita che viene richiesta per motivi personali ed è inclusa nei periodi che potrebbero essere riscattati onerosamente per poter aumentare i contributi della pensione.

L’Inps prevede la possibilità di potersi avvicinare al requisito contributivo che viene richiesto per essere in grado di accedere ad una certa prestazione.

E allo stesso tempi riscattare periodi durante i quali non viene previsto il versamento di contributi.

Il riscatto di cui parliamo è oneroso ma è anche a carico dell’assicurato che lo richiede.

Riscatto aspettativa non retribuita:

Si è in grado di riscattare periodi che sono privi di contribuzione nel caso che:

Il periodo di aspettativa non retribuita, di norma non viene riconosciuto ai fini previdenziali.

Però nel caso in cui l’aspettativa venga chiesta per gravi motivi familiari la medesima potrà essere riscattata a spese dell’assicurato.

Invece per quanto riguarda il riscatto dell’aspettativa non retribuita per gravi motivi familiari si è in grado di richiederlo, anche per periodi che precedono il 1996.

Però questo a patto che il periodo di aspettativa sia documentato.

Nel momento della presentazione della richiesta, ad ogni modo, il dipendente dovrà produrre tutta la documentazione che attesti i gravi motivi di famiglia.

Certificazione medica che attesti le patologie del familiare, del decesso di un familiare o una dichiarazione che attesti gli impegni gravosi per accudire un disabile o, ancora, una dichiarazione che attesti il disagio personale del lavoratore stesso.

Se, di conseguenza, si ha richiesto aspettativa non retribuita per gravi motivi familiari potrà procedere alla richiesta di riscatto della stessa (le consiglierei, però, di presentarla solo nel momento in cui avrà fruito di tutto il periodo che le occorre per garantirsi l’accesso alla pensione).

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