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A causa di questa situazione di pandemia, l’agenzia delle entrate ha pensato ad un rinvio IRPEF, irap e Iva grazie al DL ristori ter.
L’agenzia delle entrate ha dato l’annuncio fino al 15 gennaio 2021 in cui sarà possibile fare la domanda per i ristori.
La domanda possono farla i contribuenti che non avevano ancora fatto la richiesta.
Bonus e denaro sul conto corrente:
Grazie al decreto ristori ter, lo stato vuole dare una garanzia di liquidità ai contribuenti colpito dall’emergenza sanitaria.
Gli aiuti possono consistere anche di dare i rinvii di appuntamenti come il rinvio IRPEF, irap e Iva.
Dall’Irpef all’Irap all’Iva ci saranno tutte le proroghe in fase di approvazione per il 2021.
Decreto Ristori ter: pronto rinvio Irpef Irap e Iva!
Tra le proposte che verranno o che potrebbero far parte del decreto ristori ter, c’è la possibilità di rinviare gli appuntamenti col fisco.
Precisamente si prevedere la proroga dei versamenti IRPEF, irap e Iva che avranno finanziamenti che coprono le mancanti entrate.
Si vanno ad aggiungere anche le entrate mancanti degli sgravi contributivi che potrebbe essere riconosciuti alle imprese.
Queste ultime devono aver dichiarato fino ad almeno 50 milioni di fatturato o che abbiano avuto una perdita del 33%.
La perdita deve essere derivante dall’emergenza sanitaria.
Precisamente, per queste aziende ci sarebbero delle sospensioni dei pagamenti per le ritenute a loro carico.
Ma anche i pagamenti relativi ai contribuenti del mese di dicembre e i pagamenti del mese di novembre.
Nuovo decreto ristori quater:
Ci saranno decreti che prevedono una serie di bonus, sgravi e contributi a fondo perduto come è stato annunciato dal governo.
Il decreto prevede anche uno stanziamento di fondi per garantire la continua liquidità per i settori che sono colpiti dal lockdown e anche dalle continue restrizioni.
Essendo che i tempi sembrano essere molto stretti per via della diffusione maggio del virus, il governo sta già iniziando a lavorare sul decreto ristori quater.
Quest’ultimo dovrebbe arrivare in Senato e poi alla Camera tra giovedì 26 e venerdì 27 novembre 2020.
Lo scopo del decreto è bloccare gli acconti in scadenza il lunedì successivo, per evitare che molti ordini vengano annullati e inviati prima del blocco.
Ricordiamo che a Palazzo Chigi si parla di poter spostare dal 30 novembre al 10 dicembre la presentazione della dichiarazione dei redditi.
I tecnici stanno già individuando i fondi che sono da utilizzare per l’enorme vuoto di oltre 1 miliardo.
Questo deriva dalle probabili assenze degli incassi dovuti alla proroga dei pagamenti della rottamazione delle cartelle e al saldo e stralcio
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