Punti patente: Come funziona il controllo saldo, decurtazioni e recupero?

I punti della patente sono stati introdotti ormai nel lontano 2003 e hanno segnato un vero punto di svolta nel rapporto tra gli automobilisti italiani e la lincenza di guida.

Da un lato, sono indubbiamente un deterrente che dovrebbe calmare i bollenti spiriti dei più indisciplinati. D’altro canto – però – rapprensentano un tarlo per i più ansiosi.

Il puntegio si parte da 20, si può arrivare a non più di 30; e li si può perdere, il che arriva a comportare la revisione della patente. Ecco come tenere sotto controllo la propria “dotazione” di punti e come recuperarli.

Punti della Patente: come si controlla il “saldo”?

Il titolare può controllare in tempo reale lo stato della propria patente presso l’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, utilizzando il portale dell’automobilista.

Su questo portale il Ministero dei Trasportii ha attivato il servizio online di verifica del saldo dei punti sulla propria patente di guida: occorre semplicemente iscriversi al sito seguendo le istruzioni presenti sulla home page.

E’ possibile utilizzare anche l’utenza telefonica 848782782, ma attenzione non è un numero verde.

La telefonata può essere effettuata solo da apparecchio fisso ed ha il costo di una chiamata urbana secondo le tariffe del proprio gestore telefonico.

l’app iPatente per controllare i punti sulla patente:

controllare i punti sulla patente sul telefono.

Un ulteriore modo per effettuare il controllo punti patente è quello di scaricare l’app iPatente.

È possibile effettuare il download di questa applicazione ufficiale della Motorizzazione Civile sia dall’Apple Store, sia da Google Play.

Direttamente dal proprio smartphone sarà quindi possibile controllare i punti della patente, ma anche procedere ad altre operazioni come la verifica della scadenza del documento, della revisione o dello stato delle pratiche in corso presso la Motorizzazione.

Violazioni che comportano la perdita di punti sulla patente:

In caso di sanzione: obbligo dei dati del conducente entro 60 giorni:

Il proprietario del veicolo deve fornire agli organi di polizia – entro 60 giorni dalla notifica – i dati personali e della patente del conducente responsabile della violazione, in caso di mancata contestazione immediata dell’infrazione.

Se il proprietario omette di fornire i dati identificativi scatterà per lui una sanzione che, dall’1 gennaio 2009, va da un minimo di 269 euro fino ad un massimo di 537,50 euro (metà del massimo previsto).

Sulla base di motivazioni documentate ed attendibili il proprietario dell’auto ha la possibilità di giustificare la sua impossibilità a conoscere, e dunque a comunicare, i dati del conducente.

In base a quanto previsto dal decreto legge n. 262 – del 3 ottobre 2006 convertito in legge 24 novembre 2006, n. 286, che modificava l’articolo 126-bis del Codice della strada in alcuni suoi contenuti ritenuti incostituzionali,

la Polizia Stradale ha già provveduto alla riattribuzione dei punti sottratti automaticamente dalla patente del proprietario del veicolo, per non aver comunicato le generalità del conducente responsabile dell’infrazione.

Di conseguenza sono stati considerati inefficaci anche i provvedimenti di revisione di patente (ai sensi dell’art.126-bis, comma 6, C.d.S.), adottati a seguito della perdita totale di punteggio, se tra i punti patente  persi ve ne erano di quelli sottratti al titolare della patente solo perché proprietario del veicolo.

Come recuperare i punti della patente?

La mancanza di decurtazioni dei punti, per il periodo di due anni consecutivi, determina la nuova attribuzione del completo punteggio iniziale.

Per i titolari di patente che per almeno due anni hanno mantenuto 20 punti è previsto l’accreditamento di 2 punti fino a raggiungere il tetto massimo complessivo di 30 punti.

Dal 13 agosto 2010 per i patentati da meno di tre anni è stato introdotto un ulteriore meccanismo premiale:

nel caso non vengano commesse violazioni che prevedono decurtazione di punti verrà attribuito sul loro titolo di guida un punto ogni anno, fino ad un massimo di tre.

Il punteggio perso può essere recuperato frequentando anche dei corsi specifici , con obbligo di esame finale, presso le autoscuole o presso gli altri soggetti autorizzati dal Ministero dei Trasporti.

Cosa succede se si perdono in parte o tutti i punti sulla patente?

dal 13 agosto 2010, se viene commessa un’infrazione da almeno 5 punti, cui seguano, nell’arco di successivi 12 mesi, altre due violazioni da almeno 5 punti ciascuna, è prevista la revisione della patente di guida.

Alla perdita totale del punteggio non consegue la sospensione immediata della patente di guida ma la sua revisione.

La revisione della patente deve essere effettuata entro 30 giorni dal momento in cui perviene la comunicazione che la dispone.

Durante questo periodo il conducente può continuare a circolare.

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