Dopo le ultime restrizioni imposte dal governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19 il governo ha varato il decreto Ristori bis per indennizzare i soggetti coinvolti dalle limitazioni.
Non solo contributi a fondo perduto ma anche una ulteriore proroga scadenze fiscali, per dare ossigeno alle imprese italiane sempre più a corto di liquidità.
Proroga scadenze fiscali nel nuovo DL ristori bis:
Il decreto Ristori bis è stato approvato per sostenere le imprese, le famiglie ed i lavoratori coinvolti nelle ultime restrizioni che dividono l’Italia in tre aree: zone rosse, zone arancioni e zone gialle a seconda del rischio contagio.
Prevede:
- contributi a fondo perduto;
- istituzione di un fondo per nuovi contributi;
- contributi per le attività con sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari;
- credito d’imposta sugli affitti commerciali;
- sospensione dei versamenti;
- cancellazione della seconda rata IMU;
- sospensione dei contributi previdenziali;
- rinvio del secondo acconto Ires ed Irap per i soggetti a cui si applicano gli Isa;
- bonus baby sitter e congedo straordinario;
- sostegno al terzo settore;
- sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura;
- potenziamento del sistema sanitario;
- misure sulla giustizia e sul trasporto pubblico locale;
- pubblicazione dei risultati del monitoraggio dei dati epidemiologici.
Previsto anche un bonus affitti per gli ultimi tre mesi dell’anno e l’esenziona della seconda rata IMU, ma anche la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA a novembre per gli esercenti costretti a interrompere l’attività ed il rinvio ad aprile 2021 del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti Isa che operano nelle zone caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.
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