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Il preavviso di diniego della cittadinanza italiana deve essere obbligatoriamente comunicato al cittadino straniero attraverso la cosiddetta lettera di rigetto che può essere impugnata entro 10 giorni
Rigetto domanda cittadinanza italiana: In quali casi avviene
Il rigetto della domanda di cittadinanza può avvenire nei seguenti casi:
- Rigetto per inammissibilità;
- Rigetto per motivi ostativi;
- Altre motivazioni sono legati al buco di residenza, reddito insufficiente, presenza di condanne penali, difetto di integrazione, valutazione pericolosità sociale del richiedente e mancanza conoscenza della lingua italiana.
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Preavviso di diniego della cittadinanza italiana: Lettera di rigetto
Una volta che il Ministero dell’Interno ha individuato la motivazione per il rigetto della domanda di cittadinanza, deve comunicare tale decisione con il preavviso di diniego attraverso la cosiddetta lettera di rigetto.
La comunicazione di preavviso di diniego è disponibile anche sul portale ALI dove il cittadino straniero può consultare la sua pratica di cittadinanza.
Una volta effettuato l’accesso con SPID, il cittadino straniero può visualizzare la comunicazione nella sezione: COMUNICAZIONI.
Stato pratica cittadinanza: La procedura relativa alla pratica in questione è interrotta, avendo inviato una comunicazione ai sensi dell’articolo 10 bis della legge n. 241/1990. – Consulta anche la sezione “comunicazioni”, dove potrebbero esserci ulteriori informazioni-
Esempio comunicazione di rigetto della cittadinanza italiana:
Prefettura di presentazione: Prefettura di (Provincia) Prefettura competente: Prefettura di (Provincia) Data presentazione: giorno/mese/anno Art: Art 9 Lettera: F E’ stato adottato il preavviso di diniego per motivi ostativi riguardanti i requisiti della residenza e/o redditi e/o pregiudizi penali, avverso il quale la SV può proporre eventuali osservazioni. Il preavviso dovrà essere ritirato entro 10 giorni dalla presente comunicazione. In mancanza del ritiro ovvero delle osservazioni si provvederà all’adozione del provvedimento di respingimento dell’istanza. |
Oltre alla comunicazione disponibile sul sito, arriva a casa anche una lettera in raccomandata.
Un esempio di lettera di rigetto:
Preavviso di diniego della cittadinanza italiana: A chi rivolgersi per contestare il rifiuto di cittadinanza?
In tutte queste situazioni è importante consultarsi subito con un legale perché si hanno a disposizione solo 10 giorni per rispondere ed evitare che la domanda di cittadinanza venga definitivamente respinta.
Quindi è fondamentale rivolgersi velocemente a un Avvocato quando si entra in possesso del provvedimento di una pratica di cittadinanza respinta.
Preavviso di diniego della cittadinanza italiana: A quale tipologia di avvocato mi devo rivolgere?
Un Avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione ha competenze e strumenti per formulare la risposta corretta da inviare all’Amministrazione e può farlo in tempi brevi.
In particolare un Avvocato esperto nel trattare pratiche di richiesta di cittadinanza ti aiuterà nel:
- Valutare il problema (esaminare i motivi del diniego);
- Revisionare la documentazione (esaminare i documenti che accompagnavano la domanda);
- Recuperare eventuali documenti mancanti o non aggiornati;
- Rispondere al preavviso di rigetto nei tempi e nel modo corretto.
Si può avere la cittadinanza anche con il preavviso di diniego della cittadinanza italiana?
Molti immigrati pensano che il preavviso di rigetto rappresenti un rifiuto categorico, è invece possibile ottenere la cittadinanza anche se si è ricevuto il preavviso di rigetto.
Qui ci sono due possibilità:
- Presentare le proprie memorie in forma scritta opponendosi al diniego con osservazioni e documenti;
- Presentare direttamente ricorso al TAR (non sempre necessario).
Preavviso di diniego della cittadinanza italiana: Ricorso al TAR in meno di 60 giorni
Per poter effettuare il ricorso, non devono assolutamente essere passati più di 60 giorni di seguito (e non lavorativi) dalla pubblicazione dell’atto che si intende impugnare.
Allo scadere dei suddetti 60 giorni, l’atto di ricorso deve già essere stato depositato e le parti in causa devono essere già state avvisate a mezzo notifica.
Deposizione atti di causa preso il tribunale:
Successivamente, le parti in causa, devono provvedere a depositare presso il Tribunale, gli atti di causa che ritengono idonei e fondamentali per l’indagine amministrativa, e verrà chiesto un provvedimento cautelare di sospensione degli atti, la “sospensiva”, ovvero un’ordinanza del TAR con valore temporale, non definitivo, con cui saranno sospesi temporaneamente gli atti impugnati. In questo modo l’ordinanza sarà “congelata” fino al momento della sentenza.
Analisi ed emanazione della sentenza da parte del TAR:
Il TAR a questo punto analizzerà i documenti depositati dalle parti, ed eventualmente potrà richiedere approfondimenti ulteriori.
Alla fine del procedimento, il TAR emanerà una sentenza motivata con cui accoglierà il ricorso, se fondato, o respingerà il ricorso, se infondato.
Tale provvedimento è da considerarsi definitivo e non potrà essere impugnato successivamente.
La sentenza definitiva verrà emanata con una tempistica di 40 giorni dopo l’udienza di merito.
Contestare il rifiuto della cittadinanza italiana in maniera scritta:
Rispondere al preavviso di diniego della cittadinanza italiana opponendosi in forma scritta evita in molti casi di dover procedere con il ricorso al TAR perché l’amministrazione stessa quando riceve spiegazioni e documenti presentati adeguatamente, accoglie senza problemi la richiesta del cittadino straniero.
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