Sommario
Un emendamento al disegno di legge bilancio 2020 fa discutere. Per le vecchie tasse non pagate agli enti locali, la riscossione coattiva che prevede pure il pignoramento del conto corrente potrebbe scattare due mesi dopo l’avviso di accertamento; una bella differenza rispetto a quanto accade oggi, con l’invio della cartella esattoriale e un termine di notifica di cinque anni.
A creare maggior apprensione è stata la diffusione della notizia che anche le multe stradali non pagate potrebbero legittimare il recupero forzato delle somme dovute attraverso il pignoramento del conto corrente.
Da leggere: Legge di bilancio 2020: la proroga bonus casa
Pignoramento del conto per chi non paga le tasse locali:
pignoramento sprint per chi non paga le tasse locali, multe comprese. Non bisognerà più attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito, quindi la cartella esattoriale: dopo l’avviso di accertamento, si potrà procedere direttamente a pignorare il conto corrente del cittadino inadempiente.
In pratica, viene estesa l’applicazione dell’accertamento esecutivo anche ai tributi locali, comprese le multe con la manovra che punta a far fare cassa ai Comuni e agli altri enti locali attraverso lo snellimento della procedura per il recupero delle tasse non versate.
Da leggere: Circolare senza carta di circolazione ritirata è possibile?
Pignoramento del conto corrente per chi non paga le multe:
Dal 1 gennaio 2020, se le modifiche alla legge di bilancio saranno approvate dal parlamento, la scure della riscossione coattiva potrebbe abbattersi già due mesi dopo l’avviso di accertamento e non, come è stato finora, dopo l’invio della tradizionale cartella esattoriale, il cui termine di notifica è di ben cinque anni.
Se la proposta di modifica andrà in porto, non appena saranno decorsi 60 giorni dalla notifica dell’avviso, se il cittadino non avrà presentato ricorso il soggetto incaricato della riscossione potrebbe già procedere con la riscossione coattiva, una procedura che, tra i suoi strumenti, prevede anche il pignoramento del conto corrente
Come aviene il pignoramento diretto del conto corrente?
Se non hai pagato una multa e hai un conto corrente è molto probabile che l’importo ti venga prelevato direttamente dalla banca per poi essere trasferito all’Agente della Riscossione (Agenzia Entrate Riscossione).
Un pignoramento automatico che, tuttavia, deve rispettare alcune garanzie nei confronti dell’automobilista affinché questi abbia sempre il tempo per opporsi e presentare le proprie difese .
Di fatto, però, se nulla fa il debitore, il pignoramento diretto del conto corrente – senza causa e senza giudice – rientra tra i poteri dell’esattore.
Poteri collegati al fatto che la cartella di pagamento è un titolo più che sufficiente per avviare l’esecuzione forzata senza alcuna autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria.
In definitiva è corretto dire che la multa non pagata può essere prelevata dal conto corrente in via diretta. È bene dunque non sottovalutare tale circostanza e verificare cosa effettivamente può succedere.
Leggi anche:
- Il Reddito di cittadinanza sarà modificato dal nuovo governo!
- Il lavoro straordinario limiti e sanzioni: Massimo di ore che si possono fare!
- La garanzia vale anche senza scontrino? tutto ciò che devi sapere!