Pensioni minime 2021: Le novità

Purtroppo per l’anno prossimo sono in arrivo delle notizie poco rassicuranti per quanto riguarda le pensioni minime 2021..

Ciò in quanto bisognerà aspettare il 2022 per vedere crescere la soglia minima degli assegni pensionistici.

Pensioni minime 2021: quando è previsto l’aumento?

Si era iniziato a parlare dell’aumento della pensione minima a partire dal 2021, ancor prima dell’emergenza sanitaria generata dalla diffusione del Coronavirus.

L’aumento è arrivato fino alla somma di 650-780 euro mensili, però ad oggi le notizie in merito sono tutt’altro che rassicuranti.

All’interno della legge di bilancio 2021, le risorse, o una buona parte, sono già stata destinate per sostenere i settori in difficoltà economica a causa del Covid-19.

Bisogna anche aggiungere anche i finanziamenti che sono riservati alla riforma pensioni che verrà attuata una volta scaduta la Quota 100.

E’ evidente che in questo contesto i provvedimento lascino a desiderare.

Non c’è nulla da stupirsi se a questo proposito i primi cambiamenti cominciassero ad arrivare solo a partire dal 2022.

Un po’ di cifre per le pensioni minime 2021:

Ora la soglia per quanto riguarda le pensioni minime 2021, è fissata alla somma di 515 euro circa per determinati lavoratori.

Negli anni più recenti, tuttavia, si è pensato di aumentare la soglia a ben 650 euro.

E solo così si potrebbe parlare di “incremento al milione”, come per le pensioni di invalidità al 100%.

Sennò si parla della somma di 780 euro, la somma totale del Reddito di cittadinanza. Si tratta della cosiddetta soglia di povertà dell’ISTAT, al di sotto di cui in Italia si è considerati in una situazione economica di povertà.

Si potrebbe ritenere come una sorta di pensione di cittadinanza che, se messa in pratica già dal 2021, avrebbe dovuto riguardare almeno 4 milioni e mezzo di pensionati e un ingente dispiego di risorse economiche.

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