Naspi e contratto a chiamata, sono compatibili?

La NASpI è la nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego introdotta per gli eventi di interruzioni involontarie di rapporti di lavoro decorrenti dal 1° maggio 2015.

Molti ci chiedono se la Naspi e contratto a chiamata sono compatibili? Vediamolo insieme!

Ma nel caso si presentasse la possibilità di poter lavorare, Naspi e contratto a chiamata, sono compatibili?

Al riguardo è bene innanzitutto chiarire che la tipologia contrattuale in questione può assumere le seguenti due forme:

È cumulabile la disoccupazione NASpI con obbligo di risposta alla chiamata?

Naspi e contratto a chiamata

Dunque è facile intuire che l’accoglimento della domanda di disoccupazione NASpI da parte del lavoratore titolare di un rapporto di lavoro subordinato e di un contratto di lavoro intermittente, si differenzia in base alla disponibilità della chiamata o meno.

Nel primo caso, ossia qualora il lavoratore ha in essere un lavoro intermittente con obbligo di risposta alla chiamata, la domanda di NASpI può essere accolta in presenza dei requisiti che danno diritto all’indennità.

Vale a dire:

È cumulabile la disoccupazione NASpI senza obbligo di risposta alla chiamata?

Nel caso di lavoro intermittente senza obbligo di risposta alla chiamata, il lavoratore che si è visto interrompere involontariamente il rapporto di lavoro, deve sempre essere in possesso dei requisiti base per accedere alla NASpI.

In tale ipotesi, tuttavia, se il contratto di lavoro intermittente è di durata pari o inferiore a sei mesi:

I nostri visitatori hanno letto anche:

Exit mobile version