Guida per accedere all’agevolazione prima casa

In Italia è prevista per legge una agevolazione sulla prima casa, una soluzione per alleggerire l’acquisto della propria casa diminuendo il valore delle imposte.

D i cosa si tratta?

Sono delle agevolazioni fiscali con lo scopo di favorire l’acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale. In questo caso vengono ridotte l’imposta di registro se si acquista da un privato e l’Iva se si acquista da un’impresa.

Quando si applicano le agevolazioni?

Queste agevolazioni facilitano chi acquista un’abitazione principale e si applicano quando:

Dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali sono riconosciuti anche all’acquirente già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni, se la casa già posseduta viene venduta entro un anno dal nuovo acquisto.

Quali vantaggi si possono avere?

Se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva, le imposte da versare con i benefici “prima casa” sono:

  1. imposta di registro proporzionale del 2% (al posto di 9%);
  2. un’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
  3. imposta catastale fissa di 50 euro.

Se si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva, le imposte da versare con i benefici “prima casa” sono:

  1. imposta di registro fissa di 200 euro;
  2. Iva ridotta al 4% (invece che 10%),
  3. imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
  4. l’imposta catastale fissa di 200 euro.

Chi può accedere?

Possono accedere a questa agevolazione cittadini italiani ma anche stranieri, secondo la condizione di reciprocità) che prevede che:

Per gli stranieri, valgono le stesse regole: se può acquistare la casa, può anche godere delle agevolazioni “prima casa”(non c’è vincolo di cittadinanza).

La condizione di reciprocità, riguarda solo la questione patrimoniale non è richiesta per lo straniero che è regolarmente soggiornante in Italia né per lo straniero cittadino comunitario (nell’Unione Europea).

Requisiti per l’agevolazione:

Un’altra agevolazione fiscale riguarda la riduzione dall’imposta sul reddito degli interessi pagati sui mutui stipulati per l’acquisto della prima casa.

Infine, il reddito prodotto dalla “prima casa” non è assoggettato all’imposta sul reddito.

E come nella maggior parte dei casi è possibile richiedere un prestito ad una banca per l’acquisto dell’immobile.

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