Cambiano i requisiti del Reddito di cittadinanza!

Variano i requisiti per essere in grado di ricevere il Reddito di cittadinanza. Vediamo come cambiano i requisiti del Reddito di Cittadinanza!

Per poter usufruire del sussidio si dovrà essere inseriti in percorso formativo, di lavoro o di studi.

Questa è l’ipotesi sulla quale si sta ragionando con l’esecutivo Draghi per poter rilanciare il patto per il lavoro.

Cambiano i requisiti del Reddito di cittadinanza: le ipotesi

L’Agenzia nazionale stando alle politiche del lavoro che sono attive (più del 70% i percettori del Rdc con al massimo la terza media mentre meno del 3% risulta possedere una laurea).

Dal mese di ottobre 2020 solamente 200 mila risultavano con un lavoro a contratto di lavoro attivo, su una platea di più di un milione di persone idonee ad ottenere un posto.

Per variare rotta, una soluzione potrebbe essere quella di rendere più accessibile l’assegno di ricollocazione.

Che tra il mese di marzo e la fine di quello di novembre 2020 ha interessato solamente 430 percettori del reddito di cittadinanza.

Uno dei maggiori ostacoli per il successo della misura, è appunto la difficoltà di trovare aziende che sono disposte ad assumere candidati aderenti al programma.

Che però sono senza istruzione, e con neanche passate esperienze lavorative alle spalle.

Lo scopo principale sarebbe quello di destinare i percettori di Rdc professionalmente poco appetibili ai patti formativi, alternativi a quelli per il lavoro e per l’inclusione sociale.

All’interno degli obiettivi del ministro Andrea Orlando che troviamo nella riforma del Rdc, oltre a coinvolgere in modo più significativo i centri per l’impiego, è presente quello di mettere al centro l’accesso all’istruzione e alla formazione della forza lavoro con livelli di bassa scolarizzazione.

Nel frattempo il responsabile del Lavoro si è già occupato di intervenire introducendo un incentivo per i percettori che accettano di lavorare per un periodo non superiore a sei mesi.

Infatti si potrebbe tornare a scadenza a ricevere il reddito di cittadinanza con lo stesso importo a cui avevano diritto precedentemente.

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