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Quante ore di straordinario conviene fare? Molti lavoratori stranieri residenti in Italia, spesso sono costretti a causa di varie circostanze economiche a svolgere il lavoro straordinario.
In questo articolo vedremo insieme di che cosa si tratta.
Quante ore di straordinario conviene fare?
Il Decreto sull’Orario di Lavoro in Italia è pari a 40 ore settimanali.
Si può essere obbligati a svolgere ore di straordinario conviene fare?
Inoltre sulla base del D.Lgs.n.66 del 2003 che ne disciplina le condizioni di legittimità, mentre in alcuni casi il lavoro straordinario deve essere subordinato all’esplicito consenso da parte del lavoratore, in altri può essere imposto dal datore di lavoro che richiede delle ore di lavoro in più rispetto a quelle ordinariamente previste dal Ccnl per eccezionali esigenze produttive, cause di forza maggiore o eventi particolari (ad esempio mostre, fiere e manifestazioni collegate all’attività produttiva).
Quante ore di straordinario conviene fare: Cos’è il lavoro straordinario?
Il lavoro straordinario è quello che è prestato oltre il normale orario di lavoro. Normalmente il lavoro straordinario viene retribuito attraverso una maggiorazione della retribuzione ordinaria.
Tale maggiorazione è prevista dalla contrattazione collettiva.
Sempre la contrattazione può prevedere che, in alternativa alla maggiorazione per il lavoro straordinario, al lavoratore vengano concessi periodi di riposo compensativo.
Il calcolo dello straordinario:
Di solito la maggiorazione in busta paga è calcolata sulla retribuzione normalmente percepita dal lavoratore.
Per quanto concerne l’ammontare della maggiorazione, uno dei contratti più diffusi come il CCNL Commercio prevede ad esempio le seguenti maggiorazioni:
- 15% per lo straordinario prestato dalla 41esima alla 48sima ora settimanale;
- 20% per lo straordinario oltre le 48 ore settimanali;
- 30% per lo straordinario festivo;
- 50% per lo straordinario notturno (dopo le ore 22.00).
Conviene il lavoro straordinario?
In linea di massima il lavoro straordinario conviene a tutti, ma sia il lavoratore e sia il datore di lavoro devono tenere conto delle soglie di reddito Irpef per valutare la reale convenienza.
Il sistema della tassazione in Italia per i dipendenti è a scaglioni e aumentare il reddito annuale oltre una certa soglia potrebbe significare entrare in un successivo scaglione di reddito con l’applicazione di un’aliquota più alta.
In ogni caso, la detassazione è applicata in modo automatico ai dipendenti che non hanno lavorato per tutto l’anno ma che sommando i redditi percepiti, non hanno oltrepassato il tetto dei 50.000 euro e, appunto, ai dipendenti che hanno lavorato per tutto l’anno con reddito fino a 50.000 euro.
Incidenza del lavoro straordinario sul calcolo del TFR
Ai sensi dell’art. 2120 c.c., nel calcolo del TFR (Trattamento di Fine Rapporto incidono tutte le somme, compreso l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, purché percepite a titolo non occasionale, salvo diversa previsione dei contratti collettivi.
Quindi, eventuali compensi saltuari percepiti a titolo di straordinario non incidono invece sul TFR, in quanto non vengono considerati parte integrante della retribuzione, mentre, viceversa, i compensi corrisposti in modo forfettizzato o a cadenza fissa dal datore di lavoro a titolo di maggiorazione per il lavoro straordinario prestato dal lavoratore, rilevano invece ai fini del TFR, e dovranno essere sommati alla base di calcolo retributiva, anch’essi con riferimento a ciascun anno di maturazione.
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