Minimale giornaliero di retribuzione stabiliti dalla legge

Il Minimale giornaliero di retribuzione stabiliti dalla legge aumentano nel 2020 facendo lievitare la retribuzione minima mensile imponibile.

Vediamo insieme cosa significa tutto ciò!

Minimale giornaliero di retribuzione stabiliti dalla legge:

La retribuzione da utilizzare, da parte del datore di lavoro, come base per il calcolo dei contributi di previdenza e assistenza sociale non può essere inferiore all’importo delle retribuzioni stabilito da leggi, regolamenti, accordi collettivi o contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione d’importo superiore a quello previsto dal contratto collettivo.

I nuovi importi per il 2020 sono stati fissati con la circolare 9 del 29 gennaio pubblicata dall’INPS.

La circolare INPS è suddivisa nei seguenti paragrafi che forniscono informazioni relative a diversi aspetti da tenere in considerazione:

Minimale giornaliero di retribuzione – Con la variazione calcolata dell’Istat, pari allo 0,5% i limiti della retribuzione rivalutati che valgono a partire dal primo gennaio 2020 devono essere ragguagliati agli importi riportati nella tabella riassuntiva.

Minimale giornaliero di retribuzione a seconda del lavoro:

In considerazione della variazione dell’indice dei prezzi al consumo calcolato dall’Istat, per le famiglie di operai e impiegati, il limite minimo di retribuzione giornaliera per le retribuzioni convenzionali in genere è di 27,21 euro.

Lo stesso vale per:

Per quanto riguarda i lavoratori a domicilio, il limite minimo di retribuzione giornaliera varia in relazione all’aumento dell’indice medio Istat del costo della vita.

Per quest’anno è di ancora una volta 27,21 euro, ma deve essere ragguagliato a 48,98 euro.

Lavoratori part-time:

Sono previsti due casi:

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