Aggiornamenti Decreto sicurezza: Cosa cambia con il nuovo governo?

Aggiornamenti Decreto sicurezza | Il decreto sicurezza fortemente voluto dall’ex Ministro dell’Interno subirà delle modifiche se l’alleanza Giallo-Rossa va a buon fine.

In questo articolo analizziamo in breve le possibili modifiche che possono essere effettuate.

PD E M5S: Il decreto sicurezza sarà modificato!

Nel caso l’alleanza Giallo-Verde andasse a buon fine e riuscissero a formare un governo, una delle prime mosse del nuovo governo sarò quella di approvare una nuova legge abrogativa o modificativa, anche con un decreto legge, che sarebbe in vigore dal momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e che vada a cambiare il decreto sicurezza.

Quali parti del decreto sicurezza verranno modificate?

Articolo 1:

Per l’immediato c’è però una via ancora più semplice che potrà essere adottata dal nuovo ministro dell’Interno, un secondo dopo il giuramento al Quirinale. L’articolo 1 della legge sicurezza bis stabilisce:

“Il Ministro dell’interno, Autorità nazionale di pubblica sicurezza, nell’esercizio delle funzioni di coordinamento di cui al comma 1-bis e nel rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia, può limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Il provvedimento è adottato di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il Presidente del Consiglio dei ministri”.

Si tratta quindi di una facoltà, di cui il nuovo ministro dell’Interno potrà anche non avvalersi.

Il nodo dei reati contro i pubblici ufficiali:

Articolo 16 lettera b)

Articolo 16 lettera b), che modifica l’art. 131 bis del codice penale, rendendo inapplicabile la causa di non punibilità per la ‘particolare tenuità del fatto’ alle ipotesi di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e oltraggio a pubblico ufficiale ‘quando il reato è commesso nei confronti di un pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni’.

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