Sommario
Il decreto sicurezza bis, è stato approvato dalla maggioranza che sostiene il governo e voluto soprattutto dal leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini, è diventato legge lunedì sera. Il decreto prevede “Disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica”.
È composto da 18 articoli divisi in tre capi: disposizioni urgenti in materia di contrasto all’immigrazione illegale e di ordine e sicurezza pubblica, disposizioni urgenti per il potenziamento dell’efficacia dell’azione amministrativa a supporto delle politiche di sicurezza, disposizioni urgenti in materia di contrasto alla violenza in occasione di manifestazioni sportive.
Primo articolo del decreto sicurezza bis cosa prevede?
All’articolo 1 il decreto stabilisce che il ministro dell’Interno, e non quello delle Infrastrutture, possa «limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale» per ragioni di ordine e sicurezza.
Coloro che contravvengono ai divieti previsti al punto 1 e che vengono colti in flagranza di un delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra, dice il decreto, devono essere immediatamente arrestati. In sostanza, quindi, il solo ministro dell’Interno può decidere di vietare l’ingresso – ma anche solo il transito e la sosta – a qualsiasi nave, adducendo ragioni di ordine e sicurezza, pena il pagamento di elevate sanzioni, l’arresto del comandante e la confisca della nave.
In una prima versione del decreto sicurezza bis, i ministri delle Infrastrutture e della Difesa dovevano semplicemente essere informati dal Viminale dell’attuazione del blocco. Nel testo definitivo, invece, il provvedimento deve essere controfirmato dai titolari dei due dicasteri.
le sanzione alle nave in caso di violazione del divieto di ingresso:
L’articolo 2 del decreto sicurezza bis prevede una sanzione da un minimo di 150mila euro a un massimo di un milione di euro per il comandante della nave “in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane”.
Inoltre, come sanzione aggiuntiva, è stabilito anche il sequestro della nave. Per il comandante della nave è inoltre previsto l’arresto in flagranza nel caso in cui incorre nel “delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra, in base all’art. 1100 del codice della navigazione”.
Il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina:
L’articolo 3 del decreto sicurezza bis va a modificare l’articolo 51 comma 3-bis del codice di procedura penale e stabilisce che la procura distrettuale diventi competente per tutte le indagini che riguardano il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Con l’articolo 4 del decreto sicurezza bis vengono stanziati 500mila euro per il 2019, un milione di euro per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021 per il contrasto al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per operazioni di polizia sotto copertura. Due milioni di euro per il 2019, che potranno aumentare fino a un massimo di cinquanta milioni di euro, sono previsti all’articolo 12 per il rimpatrio dei migranti irregolari.
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