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Nuovo modulo autocertificazione pdf Coronavirus 23 marzo

E’ in atto il nuovo modulo autocertificazione pdf, Coronavirus che è stato aggiornato il 23 marzo 2020. Per spostamenti lavoro, salute, necessità e rientro al domicilio, quali controlli e sanzioni:

Gli spostamenti possono avvenire solo se sono stati motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità.

Oppure per motivi di salute da attestare mediante la medesima auto dichiarazione. Che può essere inoltre resa anche immediatamente attraverso la compilazione di moduli che sono stati forniti dalle forze di polizia.

Ecco il nuovo modulo autocertificazione del 23 marzo:

nuovo-modello-autocertificazione-pdf-23.03.2020

Autocertificazione modulo aggiornato:

Tutti i cittadini devono utilizzare un nuovo modulo autocertificazione contenente una nuova voce:

“Assoluta urgenza (“per trasferimenti in comune diverso”, come previsto dall’art. 1, comma 1, lettera b) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 marzo 2020)”.

Dpcm 22 marzo 2020 e art. 1 dell’Ordinanza del Ministro della salute 20 marzo 2020. Concernenti le limitazioni alle possibilità di spostamento delle persone fisiche all’interno di tutto il territorio nazionale.

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Coronavirus, controlli autodichiarazione, treni, strade, aerei:

In Italia, è stato pubblicato il comunicato del ministro degli Interni Lamorgese alle Prefetture. Contenente le indicazioni sui controlli auto dichiarazioni spostamenti che scattano su autostrade, treni, aerei:

  • I controlli veridicità dell’autodichiarazione: Quanto auto dichiarato potrà essere oggetto di verifica anche con successivi controlli.
  • Controlli in autostrade: I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avvengono lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni.
  • Controlli Treni: Per il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile. La canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni. Per consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”.
  • I controlli Aeroporti: Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”. I passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo. Oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione.
  • Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza: Le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.
  • Controlli navi da crociera Venezia: Gli stessi controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città. Ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.
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Sanzioni per chi viola le limitazioni agli spostamenti: ammenda e carcere:

La sanzione è quella prevista per chi viola le limitazioni agli spostamenti:

  • In via generale si applica l’articolo 650 del codice penale. In osservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a 3 mesi o ammenda fino 206 euro;
  • Ipotesi più grave: quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale. Delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica.

La Procura di Milano, guidata da Francesco Greco, sta valutando di applicare per l’emergenza Coronavirus una norma più dura dell’articolo 650 del codice penale. Ovvero l’articolo 260 del testo unico delle leggi sanitarie, che punisce chi non osserva un ordine “legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva”.

Questo sarà un reato che prevede una pena congiunta dell’arresto “fino a 6 mesi”. Oltre ad un ammenda fino a 400 euro.

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