Sommario
Arrivano i nuovi bonus decreto sostegno con le ultime novità per quanto riguarda le misure della bozza.
Infatti quest’ultima è ancora in via di sviluppo ma presenta già delle indicazioni piuttosto precise.
Ci sono, infatti, aiuti che riguardano partite iva e aziende ma ancora non ci sono aggiornamenti per quanto riguarda le famiglie e lavoratori.
Anche se il decreto sostegno è ancora in fase di sviluppo, da Roma sono giunte informazioni importanti.
Giungono notizie positive per le partite iva e le aziende e soprattutto per coloro che hanno avuto una grande perdita del fatturato.
Arrivano anche notizie dal governo che confermano la proroga del reddito di emergenza tra gli altri bonus del decreto sostegno.
Nuovi bonus Decreto sostegno: partite iva
Ma al momento non è ancora stata scelta una soglia entro quale effettuare tutto ciò .
Ad esempio nel decreto sostegni non è stato comunicato un tetto dell’importo.
Infatti in caso di annullamento totale il costo dell’operazione andrebbe sui 3,7 miliardi di euro.
Nella relazione tecnica che va insieme al Decreto Sostegno si possono vedere varie ipotesi di soglia:
- 3.000 euro – 730 milioni;
- 5.000 euro – 930 milioni;
- 10.000 euro – 1,53 miliardi;
- 30.000 euro – 2 miliardi;
- 50.000 euro – 2,34 miliardi.
Requisiti contributi alle partite Iva: requisiti
Inoltre ci sarà un limite di 1000 euro destinato alle persone fisiche e anche 2000 euro per quelle giuridiche.
Precisiamo che i contributi saranno progressivi e in maniera diretta proporzionali alla perdita.
Per ciò più grande sarà la flessione del fatturato e più grande saranno i ristori.
Nel decreto sostegni di può vedere che i bonus sono destinati a coloro che non hanno superato i 5 milioni di euro di fatturato nel 2019.
Ma anche i ricavi riguardanti i mesi di gennaio/febbraio 2021 che ha rilevato una diminuzione del fatturato di almeno 2/3 rispetto allo stesso 2019.
Proroga scadenze al 30 aprile:
È scritto nella bozza del nuovo Decreto Sostegno che:
«i termini dei versamenti per le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e da avvisi»
Questi verranno sospesi fino al 30 aprile 2021.
Ricordiamo che farà ritorno il sistema di notifica.
Per cui l’ente che deve riscuotere potrà notificare le cartelle di pagamento.
Queste dovranno essere pagate quando passano 60 giorni dalla scadenza del periodo di sospensione.
Precisiamo che per quanto riguarda il periodo di imposta per gli anni 2017/2018 si pensa che si possano togliere delle sanzioni.
Queste riguardano le dichiarazioni tardive che fanno riferimento alle partire iva che hanno avuto un calo del fatturato del 33% per il 2020.
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