La pensione in Italia: a quanto ammonta? tutto ciò che devi sapere

La pensione in Italia: a quanto ammonta? La realtà sembra un po’ diversa da come la si racconta, anche se esistono diverse ragioni per stare in allerta.
Costo delle pensioni in Italia rapportato ad altre grandi spese:
La spesa pensionistica come tante altre spese riguardanti per esempio i terremoti e i fondi necessari per gestire i flussi migratori, sono inclusi nel bilancio.
Ma di quanto stiamo parlando? Secondo gli ultimi recenti dati del 2011, la spesa pensionistica in Italia si assesta sul 17% del PIL.
La mappa delle pensioni del 2014:
Resta comunque uno dei livelli più alti d’Italia: al top il Trentino Alto Adige, unica Regione sopra la parità (106,61%). In tabella, la classifica delle Regioni e la progressione dal 1981.
Regione | Tasso di copertura 1981 | Tasso di copertura 2001 | Tasso di copertura 2015 |
Piemonte | 83,12% | 74,30% | 67,38% |
Valle d’Aosta | 60,58% | 68,21% | 71,92% |
Lombardia | 115,56% | 103,22% | 97,11% |
Liguria | 71,12% | 50,25% | 57,97% |
Trentino Alto Adige | 85,19% | 99,64% | 106,61% |
Veneto | 96,67% | 100,25% | 95,33% |
Friuli Venezia Giulia | 74,91% | 71,99% | 74,13% |
Emilia Romagna | 82% | 83,09% | 86,12% |
Toscana | 76,69% | 71,92% | 72,14% |
Umbria | 59,45% | 57,92% | 57,92% |
Marche | 67,50% | 70% | 69,48% |
Lazio | 101,52% | 103,96% | 87,53% |
Abruzzo | 51,67% | 61,26% | 65,21% |
Molise | 35,52% | 44,67% | 47,10% |
Campania | 61,80% | 40,00% | 57,61% |
Puglia | 45,97% | 35,11% | 50,14% |
Basilicata | 26,71% | 41,35% | 53,97% |
Calabria | 25,43% | 24,28% | 36,54% |
Sicilia | 40,83% | 31,71% | 45,64% |
Sardegna | 47,29% | 47,87% | 55,25% |
Totale Italia | 80,13% | 73,68% |
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PENSIONE CON 15 ANNI DI CONTRIBUTI:
È possibile ottenere la pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi usufruendo di una delle tre deroghe Amato attualmente ancora valide.
Pensioni in Italia: Prima deroga:
La prima deroga Amato permette di accedere alla pensione di vecchiaia soltanto se alla data del 31 dicembre 1992 si è in possesso di 15 anni di contributi, pari a 780 settimane. Sono utili tutti i contributi:
- volontari;
- obbligatori;
- figurativi;
- da riscatto e ricongiunzione, anche quelli versati all’estero, in Paesi europei o convenzionati con l’Italia.
Per i soli lavoratori dipendenti, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o ad un fondo sostitutivo o e che possiede i seguenti requisiti:
- almeno 25 anni di anzianità assicurativa, ossia che il primo versamento contributivo deve essere versato almeno 25 anni prima del pensionamento;
- 15 anni di contributi;
- aver lavorato almeno 10 anni lavorati in modo discontinuo, cioè per periodi inferiori alle 52 settimane.
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Pensioni in Italia: Seconda deroga:
La seconda deroga Amato prevede la possibilità di pensionarsi con 15 anni di contributi per coloro che sono stati autorizzati al versamento dei contributi volontari in data anteriore al 31 dicembre 1992.
In questo caso, basta l’autorizzazione ai versamenti, poiché non è necessario anche il relativo versamento.
Pensioni in Italia: Terza deroga:
La terza deroga Amato prevede la possibilità di pensionarsi con 15 anni di contributi, per i soli lavoratori dipendenti, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o ad un fondo sostitutivo o esonerativo della medesima, che possiede i seguenti requisiti:
- almeno 25 anni di anzianità assicurativa, ossia che il primo versamento contributivo deve essere versato almeno 25 anni prima del pensionamento;
- 15 anni di contributi;
- aver lavorato almeno 10 anni lavorati in modo discontinuo, cioè per periodi inferiori alle 52 settimane.
Quali sono i requisiti per accedere alla deroga amato?
Ci si può pensionare con 15 anni di contributi rispettando gli ordinari requisiti che:
- per l’anno 2018, sono pari a 66 anni e 7 mesi d’eta;
- mentre per l’anno 2019, il requisito sale a 67 anni d’età (in seguito il requisito anagrafico dovrebbe aumentare di 3 mesi ogni biennio).
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Pensione con solo 5 anni di contributi: è possibile?
Infine, se non si è in possesso neanche di 15 anni di contributi, con l’impossibilità di accedere a una delle predette deroghe, è possibile pensionarsi con soli 5 anni di contributi (c.d. “pensione di vecchiaia contributiva”).
Pensione di vecchiaia contributiva: requisiti:
Per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva occorre aver maturato, per l’anno 2018:
- almeno 70 anni e 7 mesi di età; requisito che sale di 5 mesi a 71 anni dal 2019;
- In seguito, è previsto un aumento del requisito di età pari a 3 mesi ogni biennio, a seconda dell’andamento degli adeguamenti automatici alla speranza di vita media;
- Hanno diritto alla pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi, o pensione di vecchiaia contributiva, tutti i lavoratori la cui prestazione deve essere calcolata col sistema interamente contributivo;
- coloro che non possiedono contributi versati prima del 1° gennaio 1996;
- coloro che possiedono contributi soltanto nella gestione separata o hanno optato per il computo della contribuzione in questa gestione;
- coloro che hanno optato per il sistema di calcolo contributivo.
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