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Come si registra un neonato all’anagrafe?

Come si registra un neonato all’anagrafe – Quando nasce un bambino ci sono una serie di pratiche burocratiche da assolvere, tra cui la dichiarazione di nascita e l’iscrizione all’Anagrafe e all’agenzia delle entrate, per garantire al piccolo i suoi diritti di nuovo cittadino.

La legge italiana prevede l’obbligo di denunciare la nascita dei neonati per dare loro identità e stato giuridico

Domanda di denuncia di nascita:

E’ la comunicazione ufficiale che il vostro piccolo è venuto al mondo, ed è il primo atto formale della sua vita. Nella denuncia di nascita vengono riportate le generalità del neonato (nome, cognome e sesso), il luogo e data di nascita.

Registra un neonato all’anagrafe :

Le opzioni per registrare il bambino all’Anagrafe sono due:

  1.  l’iscrizione all’Anagrafe può essere effettuata entro tre giorni dalla nascita direttamente presso la struttura sanitaria pubblica o privata dove è avvenuto il parto. La Direzione Sanitaria dell’ospedale o della clinica comunicherà il tutto all’Ufficio di Stato Civile del Comune di nascita del bambino.
  2. presso il Comune in cui è avvenuto il parto presentando l’attestazione contenente le generalità della puerpera, nonché le indicazioni del comune, dell’ospedale, della casa di cura ove è avvenuta la nascita del giorno e dell’ora della nascita e del sesso del bambino. Se i genitori sono residenti in altro comune l’atto di nascita sarà trasmesso per la trascrizione.
  3. entro dieci giorni dal giorno successivo al parto presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune di nascita del piccolo o presso quello di residenza dei genitori se è diverso rispetto a quello di nascita o presso quello di residenza della mamma, se è diverso da quello del papà
  4. Tardiva dichiarazione di nascita. Si tratta della dichiarazione fatta dopo oltre 10 giorni dalla nascita dall’obbligato che si presenta spontaneamente. Il dichiarante dovrà indicare le ragioni del ritardo, da inserire nello stesso atto di nascita e dovrà comunque produrre l’attestazione di nascita o di constatazione di avvenuto parto o la dichiarazione sostitutiva ex art. 46 DPR 445/2000.

Da chi viene effettuata la richiesta?

Può essere effettuata da uno dei due genitori indifferentemente, se sono sposati e riconoscono entrambi il bambino.

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Documenti da presentare:

  • La carta di identità
  • Se la denuncia viene effettuata presso l’Ufficio di Stato Civile, occorre il certificato di assistenza al parto rilasciato dal medico o dall’ostetrica.
  • Attestazione di nascita, contenente le generalità della puerpera, rilasciata dalla struttura ospedaliera o casa di cura.

Quanti nomi si possono dare al bambino?

Non è possibile dare più di tre nomi al bambino oltre ai limiti per l’attribuzione del nome (articolo 34 del D.P.R. n. 396 del 200)

E’ vietato dare al bambino lo stesso nome del padre vivente, di un fratello o di una sorella viventi, un cognome come nome, nomi ridicoli o vergognosi.

I nomi stranieri che sono imposti ai bambini che hanno cittadinanza italiana, devono essere espressi in lettere dell’alfabeto italiano, con la estensione alle lettere: J, K, X, Y, W e, dove possibile, anche con i segni diacritici (dieresi, accenti circonflessi, cedija, tilde ecc. ecc.) propri dell’alfabeto della lingua di origine del nome.

Iscrizione all’Anagrafe di un bambino nato da genitori stranieri

Nel caso in cui i genitori siano stranieri, l’Ufficiale Anagrafico verifica che i genitori siano effettivamente iscritti all’Anagrafe come residenti prima di procedere all’iscrizione del minore nel registro anagrafico della popolazione residente.

Inoltre se i genitori sono titolari di un permesso di soggiorno, dovranno richiedere di aggiungere il neonato al proprio permesso.

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registra un neonato all’agenzia delle entrate:

Dopo la registrazione e la dichiarazione di nascita all’Anagrafe il bambino avrà diritto ad un codice fiscale che viene rilasciato con l’iscrizione all’Agenzia delle Entrate. Di solito il codice fiscale viene recapitato a casa dei genitori, un mese circa dopo la nascita del bambino.

Il neonato riceve automaticamente una tessera sanitaria con validità di un anno, dopo l’attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Alla sua scadenza, una volta acquisiti i dati dalla Asl competente, viene inviata la tessera con scadenza standard.

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