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Assegni familiari 2020: tabella INPS, durata e pagamento!

Gli assegni familiari 2020 – sono delle prestazioni per il  del reddito delle famiglie di lavoratori dipendenti e pensionati a carico dell’INPS. Che hanno un reddito complessivo inferiore di determinate fasce stabilite ogni anno per legge.

Il diritto ad ottenere gli assegni familiari 2019/2020 e l’importo dipendono dal numero dei componenti, dal reddito e dalla tipologia del nucleo familiare.

Cosa sono gli assegni familiari 2020

Cosa sono gli assegni familiari 2020?

Gli assegni familiari INPS sono una forma di prestazione a sostegno al reddito, date a determinate categorie di lavoratori e pensionati che possiedono particolari requisiti.

Consistono nell’assegno da parte dell’INPS di bonifici mensili pagati dall’Ente a sostegno di quei nuclei familiari con un reddito al di sotto di fasce predeterminate per legge. Queste contenute nelle tabelle degli importi con le relative fasce reddituali.

Vengono pubblicate ogni anno dall’INPS e, valide dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo.

Questo diritto dipende dal numero e dalla tipologia dei componenti del nucleo familiare che si compongono di almeno tre figli minori.

La domanda per l’Assegno per i nuclei familiari numerosi, per assegno terzo figlio INPS, per il nucleo familiare numeroso (almeno 3 figli minori di 18 anni) composto da cittadini italiani o comunitari residenti in Italia, deve essere presentata entro il 31 gennaio 2019., assegno terzo figlio.

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Requisiti assegni familiari 2020 Inps:

l primo requisito che determina il Diritto a percepire gli assegni familiari dipende dalla composizione del nucleo familiare dei lavoratori. Dipendenti e dei titolari di pensioni a carico dell’Inps, pertanto, per ricevere gli assegni familiari 2020 il Nucleo Familiare del richiedente deve essere così composto:

  • Richiedente: lavoratore dipendente o titolare di prestazioni previdenziali.
  • Coniuge: non separato.
  • Figli o Equiparati come figli adottivi, affiliati, naturali legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, figli nati da precedente matrimonio, minori regolarmente affidati, nipoti minorenni viventi a carico del nonno o bisnonno che li mantenga perché conviventi o se non conviventi, con dichiarazione sostitutiva di atto notorio, che attesti il mantenimento dei nipoti.
  • I figli legittimi o legittimati con meno di 18 anni;
  • Figli maggiorenni che siano inabili senza limiti di età, purché non coniugati;
  • Studenti o apprendisti dai 18 ai 21 anni compiuti, purché appartenenti a famiglie numerose con almeno 4 figli di età inferiore ai 26 anni;
  • Fratelli, Sorelle, Nipoti del richiedente: minori o maggiorenni inabili, orfani di entrambi i genitori che non abbiano il diritto alla pensione per i superstiti e non siano coniugati.
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I nipoti in linea retta per essere equiparati ai figli devono essere a carico del nonno/bisnonno. Tale requisito è dimostrabile quando il nonno provvede abitualmente al mantenimento del minore. Il mantenimento è presunto in caso di convivenza, mentre, in caso di non convivenza, può essere attestato con dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Sono inoltre inclusi tra i componenti del nucleo i familiari i residenti nei Paesi della Comunità Europea ed extracomunitari. Gli stranieri poligami possono includere nel proprio nucleo familiare solo una moglie.

Assegni familiari 2020 requisiti famiglia:

Per alcuni tipi di nucleo familiare dei lavoratori dipendenti vengono aumentate le fasce di reddito sulle quali sono rapportati sia il diritto al riconoscimento dell’assegno che l’importo dello stesso:

  • Condizioni di vedovo o vedova, separato o separata legalmente, divorziato o divorziata, celibe o nubile o in stato di abbandono;
  • Nuclei che comprendono soggetti inabili al lavoro.

Il reddito del nucleo familiare è calcolato sulla somma dei redditi del richiedente, e dai singoli familiari che compongono il nucleo. Avuto nell’anno solare, ossia, dal 1° luglio vengono corrisposti gli assegni familiari fino al 30 giugno del successivo anno, in base alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente.

Per i coniugi che nel corso dell’anno solare non erano ancora sposati, dovranno dichiarare il singolo reddito. Mentre, in caso di decesso, il reddito da dichiarare è quello conseguito dal superstite e dai suoi familiari, non tenendo conto di quello del deceduto.

I separati escluderanno l’indicazione dei redditi del coniuge dal quale si siano legalmente ed effettivamente separati.

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Assegni Familiari devono essere dichiarati nel 730?

I redditi del nucleo familiare dei lavoratori dipendenti e i titolari di prestazioni previdenziali che devono essere dichiarati nel 730 per avere diritto all’assegno per nucleo familiare 730, sono:

  • I redditi assoggettabili all’IRPEF e i redditi di qualsiasi natura se superiori a 1.032,91 €, quelli come le pensioni sociali, assegni sociali, invalidità civile, ai ciechi civili e ai sordomuti, interessi dei conti correnti bancari e postali, interessi di CCT e da BOT;
  • Redditi soggetti a tassazione separata riferiti ad anni precedenti a quello di effettiva corresponsione, con esclusione del TFR o degli arretrati percepiti per integrazione salariale;
  • I redditi prodotti all’estero: derivati da lavoro conseguiti presso Enti internazionali operanti in Italia e non soggetti alla normativa tributaria italiana;
  • Redditi corrisposti con indennità di Disoccupazione, di Mobilità, di Maternità, Cassa Integrazione, da Pensioni anche se concesse da organismi esteri o enti internazionali.
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Quali redditi non vanno dichiarati nella dichiarazione dei redditi

Quali redditi non vanno dichiarati nella dichiarazione dei redditi?

I redditi NON devono essere dichiarati nella dichiarazione dei redditi, per avere diritto all’assegno per nucleo familiare, bisogna avere:

  • Trattamenti di famiglia comunque denominati;
  • TFR e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
  • Rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • Indennità di accompagnamento a favore dei pensionati non deambulanti o bisognosi di assistenza continuata, pagata a carico del fondo lavoratori dipendenti e delle gestioni autonome;
  • L’Indennità di accompagnamento concessa agli invalidi civili totalmente inabili, ai ciechi civili assoluti e ai minori invalidi non deambulanti;
  • Indennità di comunicazione concessa ai sordi perlinguali;
  • L’Indennità per ciechi parziali;
  • Indennità di frequenza prevista per i minori mutilati e invalidi civili;
  • Pensioni privilegiate dello Stato concesse per mutilazioni o grave invalidità, che danno titolo all’assegno di super invalidità;
  • Pensioni tabellari riconosciute ai militari di leva vittime di infortunio;
  • Indennizzi erogati dallo Stato a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazione obbligatoria, trasfusione e somministrazione di emoderivati;
  • Pensioni di guerra;
  • Indennità di trasferta per la parte non assoggettabile ad imposizione fiscale;
  • Somme corrisposte a titolo di arretrati per prestazioni di integrazione salariale riferite ad anni precedenti a quello dell’erogazione.

Domanda Assegni familiari online 2020:

Per usufruire del servizio online, il cittadino richiedente deve essere in possesso del Pin di autenticazione. Il servizio è disponibile sul sito internet INPS nella sezione richiesta PIN dispositivo INPS in questa sezione sarà possibile:

  • Avere Informazioni: scheda informativa sulla prestazione ANF
  • Inviare domanda: compilazione della domanda ANF ed invio telematico.
  • Consultazione Domande: lista delle domande di ANF Lavoratori presentate/in corso di presentazione.

Il rilascio del Pin dispositivo da parte dell’INPS non avviene in tempo reale. Per le situazioni con carattere d’urgenza si consiglia di rivolgersi ai direttamente ai Patronati autorizzati presenti su tutto il territorio che offrono il servizio Gratuitamente.

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Il diritto a percepire l’assegno, parte dal 1° giorno del periodo di paga per il lavoratori dipendenti o di pagamento della prestazione previdenziale previsto dall’INPS. Questo per gli assegni per il nucleo familiare e cessa alla fine del periodo in corso alla data, in cui i requisiti decadono per eventuali variazioni delle condizioni che hanno determinato il diritto come per esempio la separazione legale del coniuge, conseguimento della maggiore età da parte del figlio.

Non possono essere erogati complessivamente più di 6 assegni giornalieri per ciascuna settimana e 26 per ogni mese.

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Quali sono i documenti per richiedere gli assegni?

L’autorizzazione per il diritto a percepire gli assegni familiari  deve essere richiesta mediante la presentazione del Modello di Autorizzazione ANF:

  • Modulo domanda assegni familiari ANF 42 da presentare all’INPS: se l’assegno viene erogato dal datore di lavoro.
  • A partire dal 1° aprile 2019, la domanda di autorizzazione ANF deve esser effettuata per via telematica.

Nei casi di pagamento diretto da parte dell’INPS e nei casi in cui debbano essere inclusi nel nucleo familiare:

  • figli ed equiparati di coniugi legalmente separati o divorziati, o in stato di abbandono;
  • I figli naturali propri o del coniuge, riconosciuti da entrambi i genitori;
  • figli del coniuge nati da precedente matrimonio;
  • fratelli sorelle e nipoti orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto a pensione di reversibilità;
  • nipoti in linea retta a carico dell’ascendente (nonno/a);
  • familiari minorenni incapaci di compiere gli atti propri della loro età (se non sono non sono in possesso di documenti attestanti il diritto all’indennità di accompagnamento);
  • familiari maggiorenni inabili (se non sono in possesso di documenti attestanti l’inabilità al 100%);
  • minori in accasamento etero familiare;
  • familiari di cittadino italiano, comunitario, straniero di stato convenzionato, che siano residenti all’estero;
  • figli ed equiparati, studenti o apprendisti, di età superiore ai 18 anni compiuti ed inferiore ai 21 anni compiuti, purché facenti parte di “nuclei numerosi”, cioè nuclei familiari con almeno 4 figli tutti di età inferiore ai 26 anni.

In caso di fallimento

In caso di fallimento?

La dichiarazione del curatore fallimentare deve essere attestante degli estremi del fallimento, l’esistenza del rapporto di lavoro ed ogni altro elemento utile a determinare l’importo dell’ANF.

La dichiarazione del lavoratore che attesti il mancato ricevimento dell’assegno e l’impegno a non insinuare nel passivo fallimentare i crediti per la prestazione che viene richiesta con pagamento diretto.

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